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Rosario, ospite di una comunità siracusana, era scomparso mercoledì 31 gennaio e da quel giorno si erano accavallati appelli e ricerche.

Da quel momento le forze dell’ordine avevano attivato incessanti ricerche via terra e con i droni. Anche il personale della struttura in cui Rosario era ospitato aveva distribuito volantini con la foto di Rosario nelle vie da lui più frequentate, e le forze dell’Ordine lo hanno cercato anche tra gli anfratti del Parco archeologico, tra le grotte delle Balze di Acradina, al Monumento dei Caduti e alla Tonnara di Santa Panagia. Il 52enne indossava un giubbotto di colore beige, pantaloni scuri, scarpe blu e porta con se un marsupio nero della Nike.

Sono stati i Carabinieri a identificare il cadavere, giunti sul posto dopo essere stati avvertiti dai Vigili del Fuoco. Sul posto anche un medico legale. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe stato trovato con la faccia rivolta verso il terreno e con gli stessi vestiti indossati il giorno della scomparsa. Inoltre il cadavere sarebbe apparso già in stato avanzato di decomposizione, cosa che lascia presagire come Rosario potrebbe essere morto lo stesso giorno in cui si sono perse le sue tracce.