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Sport

03
Giu
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L ' ordine degli ingegneri di Siracusa, tra pochi giorni a Grosseto per il Campionato nazionale di calcio per ingegneri a 11. Dal 6 all'8 Giugno ,si svolgerà a Grosseto , il Campionato Nazionale di Calcio a 11 per Ingegneri.

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È la XXXI edizione di questa importante manifestazione sportiva, organizzata dall' Ordine degli Ingegneri ospitante di Grosseto, sotto l'egida del Consiglio Nazionale degli Iingegneri.
Trenta Squadre provenienti da più parti di Italia, scenderanno in campo per la conquista del titolo di Campioni di Italia. L'Ordine di Siracusa, anche quest'anno, avrà una sua agguerrita rappresentativa ai nastri di partenza del campionato.. I responsabili tecnici del team di Siracusa, gli Ingegneri Massimo Visalli e Guglielmo Arrabito, si apprestano ad affrontare con grande entusiasmo l' ennesima sfida sportiva ,consapevoli , si dicono, di essersi spesi al meglio delle loro possibilità per prepare i loro ragazzi. "E' stata una stagione calcistica molto impegnativa e densa di impegni agonistici" sono le parole del Mister Visalli che aggiunge; ci siamo preparati al meglio e con scrupolo, non tralasciando di continuare il percorso di rafforzamento e ringiovanimento ,avviato nella nostra squadra già da più di un lustro fa". Arrabito che con Visalli condivide la guida tecnica della squadra siracusana dichiara : "Abbiamo consapevolezza di appartenere a un girone eliminatorio particolarmente complicato di cui fa parte anche la squadra dei colleghi di Catania ,con i quali daremo vita, all'esordio, a un combattuto derby siciliano in terra di Toscana" . Siamo pronti a giocarci tutte le nostre chances senza alcun timore reverenziale' conclude Visalli - Il girone dei Siracusani sarà completato da altre due squadre rappresentative, l'Avellino e l'Ancona che gli aretusei incontreranno rispettivamente il 7 ed 8 Giugno.

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27
Mag
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Conclusa l’avventura dei ciclisti iblei Dopo la Nove Colli, hanno scalato Stelvio e Mortirolo. Un ricordo a Pino La Guardia

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Sono tornati a casa Saverio Bonomo, Francesco Cappello, Peppe Fede, Gaetano Lasagna, Giuseppe Pluchino, Giorgio Ruta e il piccolo Anthony Fede dopo aver partecipato alla gara internazionale Nove Colli, a Cesenatico. Per quattro di loro il viaggio è continuato in Lombardia, portando in alto i colori dell’Epas, main sponsor. 

I bikers iblei hanno già ‘circumnavigato’ tutta la Sicilia, hanno raggiunto Roma in bici e l’anno scorso hanno attraversato l’Italia da Cesenatico a Modica. Questa volta hanno puntato a Nord: dopo la gara, infatti, quattro di loro sono partiti alla volta della Lombardia: nonostante la pioggia – e la neve – sono riusciti a scalare lo Stelvio e il Mortirolo. Proprio quest’ultima impresa è stata dedicata all’amico Pino La Guardia, il ciclista che ha perso la vita, qualche giorno fa, in un tragico incidente stradale. “Siamo riusciti a coronare il nostro sogno di salire sul Mortirolospan style="font-size: 12.16px;"> – hanno detto </span>Pino Pluchino, Saverio Bonomo e Giorgio Ruta<span style="font-size: 12.16px;">"nbsp;– Tante fatiche, tante sacrifici, nonostante il tempo. Con noi non è potuto salire Francesco Cappello per un problema di salute. Questa salita la dedichiamo in particolare al nostro amico Pino La Guardia. A lui va un saluto particolare, sarai sempre nei nostri cuori”.   </span></p>"

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22
Mag
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C.C. Ortigia: il post partita contro il Brescia

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Non riesce l’impresa all’Ortigia, che viene sconfitta a Brescia al termine di una partita strana, dove i biancoverdi vanno spesso sotto per poi reagire e rientrare in partita. I ragazzi di Piccardo hanno dovuto rincorrere a lungo gli avversari, arrivando un po’ stanchi poi in alcuni momenti decisivi, che potevano cambiare il destino del match. Un match che i lombardi iniziano meglio, portandosi sul triplo vantaggio a metà primo tempo. Uno schiaffo che scuote i ragazzi di Piccardo, capaci di rimettersi in carreggiata con le reti di La Rosa, Ferrero e Cassia (su rigore). L’equilibrio dura poco perché, sul rovesciamento di fronte, Lazic si inventa la beduina che chiude il tempo sul 4-3 per i padroni di casa. Il secondo parziale è ancora più vivace e nuotato, con tanto agonismo e con il Brescia che parte nuovamente bene, allungando fino a +3. L’Ortigia però non si abbatte, rifacendosi sotto con Bitadze (in superiorità) e Cassia (su rigore). I biancoverdi hanno anche l’occasione per pareggiare, ma sbattono su Tesanovic, e così il Brescia, con la girata di Gianazza ai due metri, si riporta sul doppio vantaggio. Stesso copione poco dopo: Cassia trasforma il suo terzo rigore personale, Gianazza risponde dai due metri. A metà gara è 8-6 per i bresciani. Nella terza frazione la partita si fa più spigolosa e nervosa: lo squillo di Alesiani vale il +3 per Brescia, che poi allunga ancora con Del Basso, espulso subito dopo la rete per aver esultato con insistenza in faccia a Tempesti. I biancoverdi mantengono i nervi saldi e Cassia accorcia ancora, tenendo in gioco l’Ortigia, che nel quarto tempo ci prova, si porta sul -2 e si regala più volte la possibilità di avvicinarsi ulteriormente. Tesanovic e qualche soluzione affrettata però impediscono la rimonta. Alla fine la spunta il Brescia e per i biancoverdi sarà obbligatorio vincere sabato pomeriggio, a Siracusa, per rimandare il discorso 3° posto a gara 3, sempre a Brescia.

A fine gara, coach Stefano Piccardo commenta la sconfitta: “All’inizio abbiamo pagato il fatto che loro avessero più ritmo, perché hanno giocato una partita di Champions nei giorni scorsi. Nelle prime fasi, quindi, avevamo meno freschezza rispetto a loro, poi durante la gara abbiamo fatto un errore grave sul meno uno e un altro più avanti, quando potevamo andare a meno due e invece abbiamo concesso loro un gol facile mandandoli a più quattro. Così abbiamo sempre rincorso e questo non ci ha aiutato. È stata una partita difficile, lo sapevamo, però la squadra è venuta qui, ha lottato, ha proposto gioco. Per noi giocare al livello del Brescia e delle prime, in questa annata, è già un grande risultato”.

Il tecnico biancoverde sottolinea quello che non ha funzionato e che andrà analizzato in vista della gara di sabato: “Abbiamo fatto tante cose bene e nel modo giusto, ma siamo stati poco attenti dietro, prendendo troppi gol nella prima metà di gara. Purtroppo loro, se commetti anche il minimo errore, ti puniscono, ma l’idea di gioco era giusta. Alla fine, comunque, abbiamo perso di due gol, ce la siamo giocata fino alla fine. Adesso ci aspetta gara 2. Domani torneremo a Siracusa e nuoteremo un po’, dopodomani analizzeremo gli errori commessi e sabato saremo pronti per fare del nostro meglio”.

Nel dopo partita, parla anche Francesco Cassia, centrovasca dell’Ortigia, autore di quattro gol questa sera: “È stata una bella gara, abbiamo giocato a viso aperto, ci sono state anche tante espulsioni, tanti contatti, c'era una buona fisicità in acqua. L’andamento è stato un po' particolare, perché prima andavamo sotto di due o di tre, poi recuperavamo, poi di nuovo sotto, e così via. Devo dire che siamo stati bravi a non mollare quando eravamo indietro, abbiamo tenuto la partita viva fino all’ultimo. Questi sono segnali positivi per il match di sabato, perché dobbiamo cercare di portare la serie a gara tre, Ora analizzeremo gli errori e proveremo a sistemare alcune piccole cose che forse non sono andate. Sicuramente, a Siracusa, dovremo arginare i loro centri e abbassare il numero dei gol a uomini pari”.

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21
Mag
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Circolo Canottieri Ortigia: le dichiarazioni di coach Stefano Piccardo e del portiere Stefano Tempesti alla vigilia del match contro l'AN Brescia

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Si avvicina l’atto conclusivo di una stagione lunga e faticosa, il momento più importante, quello che mette in palio un obiettivo prestigioso, ossia il terzo posto in campionato e la conseguente qualificazione alla prossima Champions League. A contendersi la posta, l’Ortigia di Stefano Piccardo e il Brescia di Alessandro Bovo. Due squadre che quest’anno si sono già affrontate più volte, tra Serie A1 e Coppa Italia, dando vita sempre a partite belle e combattute. Il bilancio è leggermente favorevole ai lombardi, che hanno vinto due volte (9-7 in campionato, nel Round Scudetto, e 10-9 in semifinale di Coppa Italia), mentre i biancoverdi hanno dominato il match della Regular Season, chiuso con un netto 7-3. Tutto azzerato adesso, perché si gioca una finale al meglio delle tre partite, anche se ne potrebbero bastare due qualora una delle due formazioni dovesse imporsi sia in gara 1 sia in gara 2. Si comincia domani sera, con gara 1 in programma alle ore 20.00, a Brescia, dove l’Ortigia cercherà di fare l’impresa in una piscina difficilissima e contro un avversario determinato a portare a casa il primo punto della serie. Gli uomini di Piccardo sono consapevoli della forza dei bresciani, che hanno trionfato in Coppa Italia, spezzando il monopolio del Recco, ma anche del fatto che l’Ortigia, quando gioca al meglio, può battere chiunque. D’altra parte, quest’anno, la stagione e i confronti diretti hanno dimostrato che le tre squadre arrivate sotto il Recco, soprattutto in una partita secca, sono allo stesso livello. Diretta streaming sul canale YouTube del Brescia. Gara 2 prevista sabato 25 maggio, alle ore 15.00, a Siracusa. A Brescia ci sarà tanto pubblico, si spera che anche a Siracusa, sabato, i tifosi rispondano in massa.

Alla vigilia, coach Stefano Piccardo racconta che tipo di lavoro ha svolto il gruppo durante queste due settimane di pausa e spiega che partita dovrà fare l’Ortigia: “I giocatori stanno bene, abbiamo cercato di lavorare un po’ sul piano fisico, visto che una pausa così lunga tra una serie e l’altra di play-off è insolita. Abbiamo lavorato per non perdere il ritmo partita e speriamo di averlo fatto bene. Sarà un match complicato, come sempre contro Brescia. Loro hanno un sistema difensivo di altissimo livello, sia a uomini pari che a uomo in meno, in più hanno Tesanovic, uno dei migliori interpreti del ruolo. Durante le tre gare precedenti, abbiamo avuto sempre delle difficoltà nel far gol e nel proporre azioni pungenti per la loro difesa. Pertanto, dovremo essere più cattivi in fase offensiva e poi riuscire a reggere i loro uno contro uno perché, soprattutto nella seconda partita, ci hanno fatto male ai due metri con Lazic e Gianazza”.

Il tecnico biancoverde sottolinea la voglia dei suoi ragazzi di conquistare un altro traguardo prestigioso, l’ennesimo podio in campionato: “Se dovessimo riuscire a prenderci questo terzo posto, sarebbe la terza volta nelle sette stagioni sotto la mia gestione. Questo dà la dimensione di quanto sia cresciuto il club in questi anni e del lavoro che è stato fatto. La squadra sa che è un appuntamento importante, per i giocatori e per il club, visto che abbiamo la possibilità di arrivare di nuovo terzi e qualificarci alla Champions League. Credo ci sia consapevolezza e tanta voglia di confrontarsi. Poi, ci sono tante motivazioni, come la possibilità di giocarsi un posto nei 13 che saranno convocati per i Giochi di Parigi. Ci sono tanti duelli all’interno di questa sfida, che ormai da due anni è sentita sia da una parte che dall’altra”.

Il portiere dell’Ortigia, Stefano Tempesti, che di vigilie importanti ne ha vissute tantissime, si fa portavoce dello spirito del gruppo: “Siamo pronti, sia dal punto di vista fisico che mentale, consapevoli che avremo di fronte la squadra che ha vinto la Coppa Italia e che dà il meglio di sé quando è sotto stress. Affronteremo questa serie di play-off, sapendo che saranno due o tre battaglie, perché abbiamo dimostrato di essere a quel livello e di poter essere competitivi con questo Brescia. Pensiamo che il terzo posto sia alla nostra portata. Sfideremo la sola formazione che quest’anno è riuscita a battere la Pro Recco, ma non per questo avremo timori reverenziali nei confronti di una squadra che ha dimostrato di avere grandi alti ma anche grandi bassi. Tocca a noi metterli il più in difficoltà possibile”.

“La gara di domani – conclude Tempesti - sarà fondamentale, perché se riuscissimo a ribaltare il fattore campo, poi potremmo giocarci il tutto per tutto e chiudere la serie alla Cittadella. Il nostro obiettivo, comunque, è quello di portare a casa il risultato, che sia in due o in tre partite. Dovremo cercare di limitare i loro punti forti, quelli che ci hanno fatto male sia in Coppa Italia sia in campionato, a Brescia, quando ci hanno messo in difficoltà. Anche se le partite alla fine sono state tutte equilibrate, tranne quella dell’andata, dove con il 7-3 li abbiamo messi sotto. Ma non succederà più, ora mi aspetto gare combattute, nelle quali gli episodi determineranno il risultato”.

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15
Mag
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Ciclismo, domani la partenza dei ciclisti iblei. I bikers partiranno domani da Modica per la 53esima Novecolli e il giro della Lombardia

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 È tutto pronto per l’avventura dei ciclisti Saverio Bonomo, Francesco Cappello, Peppe Fede, Gaetano Lasagna, Giuseppe Pluchino e Giorgio Ruta. Domani, giovedì 16 maggio, alle 19.15 i bikers partiranno dal Piazzale Bruno alla volta di Cesenatico per prendere parte alla 53 edizione della Nove Colli, la gara internazionale con ciclisti provenienti da tutto il mondo che si svolgerà domenica.

Insieme ai più grandi anche una piccola mascotte, Anthony Fede che sabato 18 maggio prenderà parte alla Mini Nove Colli, una pedalata per ragazzi da 7 a 14 anni, con un percorso predisposto nel nuovo ciclodromo di Villamarina.

“È tutto pronto per la partenza - dicono dal gruppo - Ringraziamo prima di tutto l’Azienda Epas che ha deciso di sponsorizzare la nostra avventura. Da sempre la Famiglia Selvaggio supporta associazioni sportive locali e li ringraziamo per aver dato fiducia a questa nostra piccola grande impresa. Come ogni anno, ci siamo allenati molto e speriamo di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati”.

L’avventura dei ciclisti non si fermerà alla partecipazione alla Nove Colli: dopo la gara, infatti, quattro di loro raggiungeranno la Lombardia con l’ambizioso progetto di scalare in bici i passi di montagna più importanti della zona. Dopo aver ‘circumnavigato’ tutta la Sicilia, aver raggiunto Roma lo scorso anno e aver attraversato l’Italia da Cesenatico a Modica, tutto in bici, quest’anno ci riprovano e puntano al Nord.

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13
Mag
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Melilli. Successo per la 1a edizione del "Corri in pista a Melilli"

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Si è svolta venerdì 10 Maggio 2024, nella meravigliosa cornice del campo sportivo comunale di Melilli, la 1a edizione del "Corri in pista a Melilli", organizzata dalla ASD Melilliatletica. Undici le società di atletica leggera coinvolte: Melilliatletica, Siracusa Atletica, Floridia Marathon, Polisportiva San Sebastiano, Megara Running, Trinacria Sport, Atletica Augusta, Running Modica, Atletica Hybla, Altisatletics, Atletica Siracusa. I 120 atleti delle categorie esordienti e ragazzi si sono sfidati nelle gare di Duathlon, con grande entusiasmo e sano spirito agonistico. Ancora una volta lo sport ha contribuito ad aggregare molteplici realtà del territorio provinciale e non, rappresentando un momento gioviale e di vera e propria festa. Dario Calì, presidente della Melilliatletica, si dice pienamente soddisfatto della riuscita dell'evento e ringrazia l'Amministrazione Comunale, patrocinante della manifestazione, per essere sempre attenta allo sport ed ai suoi valori. “Melilli e lo sport rappresentano un connubio perfetto per il nostro territorio, che promuove in maniera costante - dichiara il Sindaco del borgo ibleo, on. Giuseppe Carta - iniziative che inneggiano ad uno stile di vita sano, che incentivano socialità e contribuiscono anche a far conoscere la splendida realtà che è la Terrazza degli Iblei. L’evento, patrocinato dal Comune di Melilli, ha un sapore speciale in quanto ha visto la partecipazione di tanti giovanissimi provenienti dalla nostra provincia, e non solo, all’interno del periodo più significativo per noi melillesi, quello in cui si festeggia il Santo Patrono della Città.”

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01
Mag
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C.C. Ortigia: post partita Pro Recco Ortigia. Le dichiarazioni di coach Stefano Piccardo e dell'attaccante Sebastiano Di Luciano

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Come da pronostico, la gara 1 di semifinale se la aggiudica la Pro Recco che, soprattutto nel secondo e terzo tempo, mette distanza tra sé e l’Ortigia. Al di là del diverso valore e grado di esperienza tra le due formazioni, a decidere questo match è stato soprattutto un fondamentale, ossia la superiorità numerica. I recchelini, infatti, nei primi tre tempi non ne sbagliano una, mentre a uomini pari i ragazzi di Piccardo offrono una buona prestazione. L’Ortigia parte molto concentrata e attenta in difesa, dove regge bene il confronto e riesce a trovare il giusto posizionamento, soprattutto in fase di parità numerica. Il primo gol del match lo segnano i biancoverdi, con Cassia abile a finalizzare la prima superiorità della partita. I recchelini rispondono con le reti, entrambe con l’uomo in più, di Zalanki e dell’ex Ciccio Condemi. La squadra di Piccardo va alla ricerca del pareggio, ma ha qualche difficoltà nel trovare le giuste linee di passaggio al centro, anche per via della bravura della difesa ligure. Tra la fine del primo e la metà del secondo tempo, l’Ortigia spreca due superiorità numeriche, mentre i padroni di casa sono spietati e, con una percentuale del 100%, si portano a + 3 con Presciutti e Ciccio Condemi. I biancoverdi non riescono a bucare la difesa del Recco, che allunga con Di Fulvio, questa volta a uomini pari. L’Ortigia reagisce con orgoglio e trova il gol con Ferrero, ma poco dopo è Zalanki, ancora in superiorità, a centrare il 6-2 di metà gara. Nella terza frazione, il Recco continua a essere impeccabile nell’uomo in più, ma l’Ortigia riesce a riportarsi a meno 3 con le reti di Cupido e di Ferrero (rigore). Gli uomini di Sukno, a quel punto, costruiscono un parziale di 3-0 che ferma il punteggio sul 10-4 prima degli ultimi 8 minuti. Nel quarto tempo, con la vittoria ormai in tasca, il Recco inizia a fallire le superiorità (ne segna una sola su 5) ma riesce comunque ad andare in gol con Iocchi Gratta e Zalanki, mentre l’Ortigia chiude le marcature con Cassia. Finisce 12-5 per il Recco. Gara 2 a Siracusa tra una settimana.

A fine match, coach Stefano Piccardo analizza la prestazione dei suoi giocatori: “Sono contento di come ha giocato la squadra e di come ha affrontato la partita. Abbiamo svolto bene le diverse fasi, giocando il più possibile a viso aperto. Sembra strano dire questo dopo una sconfitta per 12-5, ma è così, perché oggi c’era in acqua un Recco molto concentrato sull’obiettivo e che sapeva benissimo cosa doveva fare. Abbiamo retto fino al 7-4, fino a quando è stato possibile. Oggi abbiamo fatto male solo in inferiorità numerica, dove nei primi tre tempi abbiamo preso 8 su 8, ma questo è dovuto anche al fatto che loro ti costringono a un ritmo forsennato e, quando devi giocare da schierato, alla fine sbagli. Sul loro uomo in più, abbiamo commesso due errori banali prendendo due gol evitabili. Ma, ripeto, al di là di questo, abbiamo fatto una buona partita. Sono contento dell’atteggiamento messo in acqua dai ragazzi. Adesso inizieremo a pensare a gara 2, sapendo che anche in casa dovremo provare a giocare una partita aperta contro la squadra campione del mondo e poi vedere cosa succede. Questo è un play-off e vogliamo godercelo fino alla fine”.

Nel post match parla anche l’attaccante Sebastiano Di Luciano: “Oggi abbiamo sofferto un po’ la loro fisicità, il loro gioco mani addosso, oltre ad aver fatto male la fase a uomo in meno, ma in parità numerica ce la siamo giocata. Purtroppo contro avversari così, i valori alla fine vengono fuori. Sicuramente, però, abbiamo avuto un approccio diverso rispetto all’ultima uscita a Bologna, anche se va detto che quella partita non contava nulla e un calo di concentrazione ci poteva stare, per quanto comunque non giustificabile. Oggi ci siamo aiutati il più possibile, abbiamo giocato e, secondo me, il risultato è un po’ bugiardo, eccessivo rispetto a quello che si è visto in acqua, perché vero che loro hanno fatto un grande uomo in più e noi, di conseguenza, un uomo in meno da rivedere, però per alcuni tratti e in alcune fasi abbiamo giocato una bella partita. Poi, va detto che loro erano carichi, perché dopo la sconfitta con Brescia volevano dimostrare di essere sempre i più forti. Siamo stati un po’ sfortunati a incontrarli adesso. Ad ogni modo, ora ci sarà gara 2 e proveremo a giocarcela, inseguendo il sogno di portarli a gara 3, anche se sarà difficile”.

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29
Apr
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La Monster K al Circuito kartodromo di Avola, come promozione del karting nel nostro territorio

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La Monster k vicino ai giovani del territorio con un occhio particolare alla zona della Sicilia Sud-Orientale dove le Academy che sorgono creano nuova linfa al MotorSport locale e non solo. L'intervento di Michael e Salvo Paparo al Circuito kartodromo di Avola 1987 è stato importantissimo per condividere l'esperienza Nazionale e non, di cui il Team Siracusano ne è protagonista ormai da anni. Il nuovo progetto di Yuri Serafini oggi è uno stimolo per continuare a far bene. Insieme oltre i colori per dare forza al messaggio di promozione del karting in generale, un pilota giovane ma di grande esperienza come Michael Paparo va celebrato e supportato per la grande umiltà e determinazione espressa in pista, una costanza Regioanle, Nazionale e non che inizia a rendersi esempio da emulare. La Sicilia ha bisogno di crescere e non importa quale sia il Team di riferimento, ciò che importa è creare una rete che possa rendere la provincia di Siracusa punto nevralgico del karting in Italia. Le strutture non mancano e non mancano neache i talenti, Avola ne è l'esempio e la nostra esperienza la conferma che con il duro lavoro arrivano oltre che i piloti anche i risultati. È questa l'idea che accomuna Joe Midolo e Salvo Paparo quest'ultimo veterano del karting e instancabile vincente.

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15
Apr
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Galoppo Siracusa. “Terrible Ghibellina”, il leitmotiv delle condizionate.

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Sono state due condizionate a dare lustro al convegno di galoppo, in scena sabato 13 Aprile, all’ Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa. Una cresciutissima e in forma ineccepibile Ghibellina, straccia i favoriti e sigilla il Premio My Karim, riservato ai cavalli di 3 anni, impegnati sui 1900 metri della pista sabbia. Segue le tracce del battistrada, il favoritissimo Zio Ciccio Nice e gestita da Giuseppe Cannarella, nella fase finale, si catapulta sullo stesso. Lo passa, e in allungo taglia il traguardo. Ottima anche la prestazione di Golden Hour, che supera brillantemente il salto di qualità, e afferra la seconda moneta. Solo terzo l’acclamato Zio Ciccio Nice. Terrible Land, invece, porta a casa l’altra condizionata, Premio Heraklion, che ha riservato 2100 metri della pista piccola a soggetti anziani. Al secondo tentativo a Siracusa, l’altra scoperta del team Scalora, non delude su un distanza e tracciato gradito. In sella Daniele Scalora, bravo a respingere il disperato attacco di Canoeing, arginato al posto d’onore. Ancora terzo Winning Generation, sempre più convincente. Una foto stretta separa Centurione da Va Tutto Bene, che si assicurano il podio del Premio Johnny Nobody, sotto clou del convegno, dove a guadagnare la terza moneta è American Pie.

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Apr
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Circolo Canottieri Ortigia con le dichiarazioni di coach Stefano Piccardo e del centrovasca Francesco Cassia rilasciate dopo il match vinto contro l'Iren Quinto, nei quarti di finale di Coppa Italia

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Missione compiuta. L’Ortigia batte il Quinto, giocando una buona partita sul piano del ritmo e della transizione offensiva, ma con qualcosa da rivedere sulla fase a uomo in più e sulla difesa a uomini pari. La squadra di Piccardo ha comunque condotto sin dall’inizio e con un solo passaggio a vuoto tra terzo e quarto tempo. I biancoverdi partono bene, mostrando la giusta concentrazione e una buona condizione fisica. Il risultato lo sblocca un ispirato Bitadze, che beffa Massaro dopo soli 90 secondi. I liguri provano a rispondere ma sbattono sulla difesa e sul solito Tempesti, fino a quando Panerai, dalla distanza, trova il pareggio. L’Ortigia nuota forte, gioca bene a uomo in meno e altrettanto la transizione offensiva: la doppietta di Cassia (in superiorità) e i gol di Ferrero e Bitadze, con in mezzo la rete di Niccolò Gambacciani, valgono il 5-2 di fine primo tempo. Nella seconda frazione, l’Ortigia sembra meno esplosiva e spreca tre superiorità di fila, ma va a +4 con la rete di uno scatenato Cassia. Il Quinto ha un buona reazione e riesce a dimezzare il gap, ma nel finale Cupido, da posizione 2, allunga sul 7-4. Nel terzo tempo, dopo la controfuga iniziata e concretizzata da Di Luciano, comincia una serie di rigori, tutti trasformati (Panerai, Inaba e Ferrero), che portano il punteggio sul 10-5 per l’Ortigia. A quel punto, la squadra di Piccardo si adagia un po’ e consente al Quinto di rientrare in partita con un parziale di 5-2, tra fine del terzo e inizio del quarto tempo, che mette Figari e compagni a meno due. Ad allontanare nuovamente i genovesi è Di Luciano che, con un tiro dalla distanza. segna un gol provvidenziale. Poco dopo Ferrero, con una bella conclusione, chiude ogni discorso. L’Ortigia vince 14-10 e si qualifica alla semifinale di Coppa Italia, in programma domani (ore 19.00, con diretta su RaiSport) contro il Brescia.

Nel dopo partita, coach Stefano Piccardo è soddisfatto a metà: “Sul piano del ritmo, la gara è andata come l’avevamo preparata, mentre abbiamo giocato male la superiorità numerica, soprattutto nel secondo tempo, quando ne abbiamo fallite tre di fila, addirittura sbagliando per due volte il passaggio. Inoltre, abbiamo preso troppi gol, perché dieci son tanti. Domani, in semifinale, bisognerà tenere un passivo più basso, perché penso che la chiave saranno le reti subite. In ogni caso, va detto anche che il Quinto ha fatto un’ottima gara. In vista della semifinale di domani dobbiamo migliorare sicuramente la fase difensiva. Ciò detto, oggi abbiamo giocato anche degli sprazzi di buona pallanuoto, attaccando tutte le volte la profondità. Abbiamo fatto bene l’uomo in meno e la transizione offensiva, arrivando spesso con tanti uomini sulla prima linea. Sono contento di questo, però nei tornei a eliminazione diretta bisogna guardare ciò che non è andato bene, concentrarsi su quello e poi pensare alla prossima partita”.

A fine match, parla anche il centrovasca Francesco Cassia, autore di 4 reti e premiato come migliore in acqua: “Quella contro il Quinto è stata una prova positiva sotto alcuni punti di vista, ma come accade in ogni gara ci sono sempre delle cose da rivedere. Dobbiamo analizzare gli errori e cercare di lavorare meglio a uomo in più e su alcune fasi del gioco, però sul piano dell’atteggiamento, a mio avviso, abbiamo fatto una grande partita. Poi, è vero che abbiamo avuto un piccolo calo, sul finire del terzo tempo, forse per via di un po’ di stanchezza, però siamo stati bravi a non mollare, a non farci prendere dal panico e a rimanere in controllo del match. Mi riferisco proprio a questo, quando parlo dell’ottimo atteggiamento che abbiamo avuto e mantenuto fino alla fine”.

Photo: Paolo Zeggio- Iren Genova Quinto

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11
Apr
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C.C. Ortigia: le dichiarazioni di coach Stefano Piccardo e del difensore Lorenzo Giribaldi alla vigilia del match di domani pomeriggio a Genova contro l'Iren Quinto

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La Coppa Italia si avvicina alla sua fase decisiva e l’Ortigia lavora per farsi trovare pronta e provare a fare del suo meglio in una competizione che evoca lieti ricordi. Domani pomeriggio, alla piscina “Marco Paganuzzi” di Genova, scatta la Final Eight della coppa nazionale, con i quarti di finale che vedranno impegnate le otto formazioni che si contenderanno il trofeo. L’Ortigia scenderà in acqua alle ore 18.00 (diretta streaming su Waterpolo Channel) contro i padroni di casa del Quinto, i quali potranno contare sulla spinta del pubblico per tentare di mettere in difficoltà i ragazzi di Piccardo. Sulla carta, i biancoverdi sono favoriti, in virtù della distanza in classifica in campionato, con i liguri che hanno chiuso la regular season con 11 punti di distacco dall’Ortigia, andando a giocare il Round Retrocessione e salvandosi con ampio anticipo. Inoltre, nell’unico confronto stagionale in Serie A1, i biancoverdi hanno già vinto a Genova, con una prestazione convincente e senza particolari difficoltà. Le partite secche, però, quelle che determinano l’eliminazione diretta, sono un’altra cosa e sconsigliano di fare pronostici. Gli uomini di Piccardo, dunque, dovranno stare attenti, perché il Quinto è una squadra insidiosa, con giocatori esperti e desiderosi di fare l’impresa davanti ai propri tifosi. Sarà fondamentale, quindi, non sbagliare approccio e mantenere alta la concentrazione per tutti e quattro i tempi, giocando al meglio. In palio c’è la semifinale contro la vincente della sfida tra Brescia e Trieste.

Alla vigilia, mister Stefano Piccardo sottolinea l’importanza della Coppa Italia e definisce gli obiettivi dell’Ortigia in questa Final Eight: “La squadra si è riposata qualche giorno e poi ha ripreso a lavorare in vista di questo impegno. Abbiamo in mente la Coppa Italia dell’anno scorso. che è stata una parentesi entusiasmante che rimarrà nella storia del club. Ricordiamoci però che per noi, negli anni passati, è stato già un successo partecipare alla nostra prima Final Eight, che giocammo a Bari e in cui finimmo quarti. L’anno scorso, a Genova, è stato il nostro exploit, un momento indimenticabile. Questa Coppa Italia va affrontata come una manifestazione importante, che mette in gara le squadre più forti d’Italia. È una vetrina prestigiosa, soprattutto con questa formula, un evento molto bello al quale spero partecipi tanto pubblico. Riguardo ai nostri obiettivi, dobbiamo cercare di giocare a pallanuoto nel miglior modo possibile ed essere la miglior versione di quello che possiamo proporre in base alle nostre caratteristiche”.

Il tecnico dell’Ortigia parla poi del match di domani pomeriggio, mostrando assoluto rispetto per gli avversari: “Sarà una partita difficilissima, perché è un match da dentro o fuori e perché per il Quinto, che anche quest’anno organizza la fase finale di questa coppa, il passaggio del turno è un obiettivo stagionale importante. Loro sono una squadra che, anche se la classifica in campionato ha detto diversamente, a mio avviso avrebbe dovuto essere nel gruppo del Round Scudetto. Non a caso, hanno vinto con due giornate di anticipo il Round Retrocessione. Siamo ben consci della difficoltà di questo impegno, si tratta di una partita secca e dobbiamo far tesoro dell’esperienza accumulata in questi anni, perché a volte le partite secche ci hanno fatto male, non ultima la sfida contro lo Spandau. Dovremo andare a giocare questa Final Eight consapevoli di quelle che sono la nostra forza e le nostre debolezze. Spero che sia una bella competizione, con una grande cornice di pubblico, perché il nostro sport ha bisogno di passione durante questi eventi. Mi auguro che ci sia molta gente, perché ci sono tutti gli ingredienti per una bella manifestazione di pallanuoto”.

A 24 ore dal match, parla anche il difensore Lorenzo Giribaldi: “Le ultime due partite in campionato ci hanno dato molta fiducia. Il nostro obiettivo in Coppa Italia è quello di provare nuovamente a giocare una finale. Stiamo lavorando molto perché vogliamo confermarci e continuare questa striscia positiva. Nel gruppo c’è la giusta tensione, perché si tratta di partite a eliminazione diretta ed è fondamentale prepararle al meglio, con coraggio e senza la paura di vivere queste emozioni. Penso che gli unici che possono farci male...siamo noi stessi. Sappiamo che, se giochiamo al meglio delle nostre possibilità, possiamo affrontare chiunque. Con il Quinto sarà una vera e propria battaglia, loro sono un avversario da non sottovalutare, inoltre giocano in casa e hanno dalla loro il fattore campo. Tatticamente, sarà fondamentale gestire al meglio le situazioni a uomo in più e a uomo in meno e tenere il ritmo alto”.

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09
Apr
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Ippodromo del Mediterraneo. Paosan senza rivali, in condizionata

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Paosan è il grande protagonista della domenica vissuta al galoppo all’ Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa. L’allievo di Vincenzo Caruso vince, con ancora tanto da spendere, a prova di cartello del convegno in turf: la condizionata, abbinata al Premio At Talaq, che ha impegnato i cavalli di 4 anni ed oltre sui 1400 metri della pista piccola. Si è definito passeggero il fantino che ha accompagnato al successo il portacolori di Giulio Vitolo, ossia Francesco Dettori che trionfa con ancora tanto da poter chiedere all’ottimo 5 anni, presentato in grande ordine, intonato sulla distanza e favoritissimo della vigilia. Lotta per le piazze per i fratelli Cannarella, con Gabriele che, in sella il regolarissimo Melo Black, rimonta nel rush finale il fratello Giuseppe, in corsa con l’altro atteso Blue Flame. Di spalla un bel discendente in sabbia, Premio Alan Ford, per velocisti anziani, impegnati per 1100 metri. Heroic e Daniele Scalora, vincitori in un primo momento, vengono distanziati per intervento d’autorità, che decreta invece il successo di Fortunale, che rosicchiava chili importanti agli avversari e si conferma in grande forma. Chiude il podio e soprattutto una trio pagata oltre 316 euro, il progredito Er Dandy. Doppio successo in giornata registrato per il fantino Antonio Cannella, al bersaglio con il grigio Mitical Mil e con Golden Hour rispettivamente nella quinta e nella sesta corsa in programma.

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04
Apr
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Circolo Canottieri Ortigia: le dichiarazioni del coach Stefano Piccardo dopo il match vinto contro la Rari Nantes Savona

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Sotto il sole di Siracusa, l’Ortigia brilla e tira fuori un’altra prestazione maiuscola, con la quale batte il Savona al termine di una partita bellissima e divertente. Come da tradizione, il match con i liguri è combattuto e intenso e si decide solo nella seconda parte, con i biancoverdi autori di un finale devastante.


L’inizio è all’insegna dell’equilibrio e dell’attenzione difensiva: le squadre pensano soprattutto a non subire, lottano tanto e perdono un po’ di lucidità in fase offensiva, con Inaba e Rizzo che firmano le reti dell’1-1 con cui si conclude il primo tempo. Si segna poco anche per merito dei due portieri e il match rimane in equilibrio anche nel secondo parziale, con Tempesti che para un rigore a Rizzo e Ferrero che, sempre su rigore, prova a superare Nicosia ma colpisce la parte alta della traversa. Un piccolo scossone lo provocano gli uomini di Angelini, che realizzano un parziale di 2-0 a uomini pari, provando l’allungo.

L’Ortigia potrebbe accusare il colpo, ma ci pensa Inaba a segnare il gol del -1 con il quale si va all’intervallo. Un altro momento difficile della gara arriva nel terzo tempo, con i liguri che si portano avanti fino al 6-3 e poi al 7-4, ma Carnesecchi, in entrambe le occasioni, scatena il sinistro per il -2 che tiene vivi i biancoverdi. Gli ultimi 8 minuti sono un capolavoro della squadra di Piccardo, che gioca in modo perfetto le superiorità sfruttando il braccio potente e preciso di Cassia, il quale, con una doppietta esplosiva, porta il risultato in parità. I biancoverdi si difendono benissimo e ripartono, con Di Luciano che in controfuga realizza il vantaggio. Quando Erdelyi trova nuovamente il pari, è ancora Cassia, a uomo in più, a mettere la freccia con il 9-8 che l’Ortigia difenderà benissimo fino all’ultimo secondo, facendo esultare i tifosi. Tre punti d’oro e matematica qualificazione alle semifinali scudetto.

A fine gara, coach Stefano Piccardo è molto orgoglioso di quanto fatto dalla sua squadra: “Da allenatore, gli ultimi due tempi sono una grande soddisfazione. Ma devo dire che la squadra anche nei primi due tempi ha giocato benissimo la fase difensiva e ha prodotto tanto in attacco. Sicuramente all’inizio abbiamo sbagliato delle scelte, sull’uomo in più abbiamo segnato solo una volta su sei, però poi i ragazzi hanno seguito il piano che avevamo preparato. Abbiamo giocato tutti gli attacchi fino alla fine, tenendoli per 30 secondi sotto pressione, perché sapevamo che, sul lungo, nella transizione sono più forti e noi saremmo andati in fatica”.

Piccardo elogia la sua squadra che, dopo la bruciante eliminazione in Euro Cup, ha risposto benissimo, con due vittorie pesanti ottenute con prestazioni di altissimo livello: “Questo è un gruppo sano. Sappiamo che il risultato è importante, ma questo gruppo è fatto da ragazzi che quando vincono gioiscono e quando perdono soffrono più di tutti. Non ho mai dubitato sulle qualità morali di questo gruppo, poi certamente a ciò bisogna aggiungere il gioco, che è più difficile”.

Alla vigilia, il tecnico biancoverde aveva detto che la gara con i liguri di Angelini serviva per misurare il livello attuale della sua squadra. La risposta è arrivata: “Ai giocatori ho detto che dobbiamo pensare di giocare e vincere contro squadre che in Italia ambiscono alla finale scudetto e il Savona, sulla carta, può farlo. Questo è un ulteriore passo di crescita, adesso abbiamo la Coppa Italia, poi nuovamente la gara a Bologna, quindi le semifinali scudetto. Vincendo oggi ci siamo qualificati matematicamente ed è una sensazione bellissima aver raggiunto nuovamente quello che è un grande traguardo per il club. Sotto la mia gestione è la quarta volta che ci qualifichiamo a una Final Four o Final Six, va dato merito al lavoro che ha fatto la società. Ci siamo riusciti con una squadra rinnovata profondamente, che ha cambiato sei giocatori. A tal proposito, questo è un periodo difficile della stagione, perché molti vanno in scadenza di contratto, purtroppo esiste il mercato e noi dobbiamo essere molto attenti a preservare la qualità di questa squadra”.

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30
Mar
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Circolo Canottieri Ortigia con le dichiarazioni di coach Stefano Piccardo e di Giorgio La Rosa dopo la vittoria di oggi pomeriggio contro il Telimar Palermo

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L’Ortigia doma il Telimar e vince con merito il derby siciliano grazie a una prestazione intelligente e attenta. Ottimo approccio dei biancoverdi, soprattutto in fase difensiva, ma anche nella gestione della palla in fase d’attacco. Nel primo tempo si segna poco: sblocca Andrea Condemi e risponde Occhione, poi i due portieri salgono in cattedra e mantengono la parità fino alla prima sirena. In apertura di seconda frazione, è l’Ortigia a mostrare più solidità difensiva e a ripartire con ordine, giocando con pazienza e lucidità le fasi d’attacco. La strategia porta i suoi frutti: dopo il botta e risposta Carnesecchi-Giliberti, Cassia buca le mani all’ottimo Jurisic con un bolide potente, mentre Di Luciano finalizza con precisione una buona trama offensiva che vale il 4-2 di metà gara. Nel terzo tempo, i padroni di casa partono bene, accorciando con una girata di Woodhead ai due metri e guadagnandosi anche l’opportunità di andare in parità su rigore: Tempesti, però, chiude la saracinesca sul tiro di Occhione. Scongiurato il rischio pareggio, la squadra di Piccardo accelera e si porta a +3 con due grandi conclusioni di Ferrero e Inaba e poi, dopo il gol di Giliberti, raggiunge il massimo vantaggio di +4 con le reti di Cassia e ancora Ferrero. Nel finale Giorgetti segna l’8-5 con cui si chiude la frazione. Nel quarto parziale, ancora Giorgetti prova a riavvicinare i suoi, ma l’Ortigia reagisce prontamente con la rete di Ferrero in superiorità. Poco più tardi, ultima occasione per il Telimar, con un altro rigore: stavolta tira Hooper ma il risultato non cambia, perché Tempesti dice nuovamente no. Il match termina lì, resta solo il tempo per la rete del 10-6 finale siglata da Carnesecchi e per la gioia dei biancoverdi, che riscattano la delusione europea centrando una vittoria di squadra e pesantissima, che consolida il quarto posto, con cinque punti di vantaggio sul Telimar a due giornate dal termine. Le semifinali scudetto adesso sono davvero a un passo.

A fine gara, coach Stefano Piccardo è molto soddisfatto della prova dei suoi: “Abbiamo disputato una partita attenta, proprio come l’avevamo preparata. Malgrado questa sia stata una settimana difficile, anche per l'assenza di Cupido, giocatore per noi fondamentale, ma la squadra ha risposto bene. I ragazzi hanno lavorato con la testa per prepararsi e venire a giocare qui questo tipo di gara. Poi, le prestazioni individuali, sommate alla prestazione collettiva, fanno sempre la differenza. Abbiamo iniziato facendo bene la fase difensiva e prendendo pochi gol, quindi con il passare dei minuti abbiamo giocato bene anche la superiorità numerica. Direi che abbiamo cercato di seguire sempre la strada che ci eravamo detti di seguire, giocando come volevamo. Complimenti ai miei ragazzi, perché quando i giocatori mostrano questa serietà nell’applicare il piano partita, tutto diventa più facile”.

Adesso l’Ortigia è a un passo dalla qualificazione alle semifinali scudetto, ma il tecnico biancoverde preferisce pensare partita dopo partita: “Intanto dobbiamo pensare a mercoledì, quando avremo una gara in casa fondamentale contro il Savona, che è la seconda forza del campionato. Un’occasione per vedere a che punto siamo e qual è la distanza che abbiamo da loro. Per noi, arrivare per il secondo anno consecutivo nelle prime quattro, con una squadra che peraltro ha cambiato sei giocatori, sarebbe un risultato incredibile”.

A fine match parla anche Giorgio La Rosa, difensore dell’Ortigia: “Questa è stata la vittoria del gruppo. Per noi era importante riscattare la brutta batosta psicologica subita con l’uscita dalla coppa. Inoltre, quella di oggi era una gara decisiva per il quarto posto in campionato, che è uno dei nostri obiettivi stagionali e che ci permetterebbe di disputare le semifinali scudetto. Siamo contenti, abbiamo giocato la partita che avevamo preparato, senza perdere mai di vista i duelli individuali che il mister ci aveva assegnato. Siamo stati molto solidi dietro, abbiamo aiutato Stefano in alcune situazioni, mentre in altre lui ha aiutato noi con alcune parate decisive. Anche in attacco abbiamo fatto bene, giocando una partita ordinata e limitando i punti di forza del Telimar, cioè la loro difesa e le ripartenze. Vincendo ci siamo tolti un po’ di tensione di dosso, ma adesso dobbiamo già pensare alla sfida contro il Savona, che ci darà qualche indicazione anche su quelli che saranno gli impegni che dovremo affrontare tra qualche settimana”.

Foto Maria Angela Cinardo 

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29
Mar
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Circolo Canottieri Ortigia con le dichiarazioni di coach Stefano Piccardo e di Sebastiano Di Luciano alla vigilia del match di domani pomeriggio contro il Telimar Palermo

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Dimenticare Berlino, dopo aver compreso ciò che è accaduto, e concentrarsi sulle prossime sfide che, a questo punto della stagione, diventano tutte decisive. È questo lo spirito che ha caratterizzato la settimana post-Euro Cup dell’Ortigia. I biancoverdi hanno analizzato gli errori e smaltito la delusione per l’occasione persa a Milano, quindi si sono dedicati a preparare la gara che potrebbe avvicinarli alla qualificazione alle semifinali scudetto. Domani pomeriggio, infatti, alle ore 15.00, alla piscina Comunale di Palermo, l’Ortigia se la vedrà con i padroni di casa del Telimar, nel derby siciliano della quinta giornata del Round Scudetto di Serie A1. Una partita sentita e che, come tutte le sfide contro i palermitani, si preannuncia intensa e spettacolare. Le due formazioni sono separate in classifica da appena due punti e quindi domani andranno entrambe a caccia di una vittoria che sarebbe pesantissima. I padroni di casa potrebbero centrare un pesante sorpasso a due giornate dal termine, mentre l’Ortigia potrebbe allungare a +5 e trovarsi a un passo dalle semifinali. Nei due precedenti in stagione, un successo di misura dei biancoverdi (in Coppa Italia, a Catania) e un pareggio (a Siracusa, durante la Regular Season). Gli uomini di Baldineti saranno agguerriti e pronti a dare battaglia per provare a vincere, ma anche la squadra di Piccardo, che ha qualche dubbio di formazione, vorrà riscattare la delusione europea e riprendere il cammino in campionato, tornando al successo. Il match sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook del Telimar.

Alla vigilia, mister Stefano Piccardo racconta come l’Ortigia ha vissuto questa settimana non semplice: “La squadra ha assorbito quella che è stata una sconfitta importante, per il modo in cui è arrivata. Lunedì scorso abbiamo cercato di analizzare insieme i motivi per i quali non siamo mai stati realmente in partita contro lo Spandau. Sappiamo dove abbiamo sbagliato. Ciò detto, è stata una settimana particolare, perché Bitadze ha preso un colpo e ha ricominciato ad allenarsi solo mercoledì, mentre Cupido ha qualche problema e non sappiamo ancora se sarà disponibile. Come in tutte le situazioni difficili, però, bisogna cercare di fare quadrato e preparare al meglio quella che sarà una bellissima partita, perché si confronteranno due realtà che, in questi anni, hanno portato in alto il nome della Sicilia”.

Il tecnico biancoverde spiega che tipo di match si aspetta, alla luce anche dei precedenti incroci con il Telimar in questa stagione: “Quest’anno ci siamo incontrati due volte. La prima in Coppa Italia, una partita rocambolesca che abbiamo vinto alla fine e in cui loro erano stati avanti a lungo; la seconda in campionato, con loro che al contrario sono rientrati nell’ultima parte riuscendo a pareggiare. Domani mi aspetto una gara difficile e altamente spettacolare come tutte quelle tra Ortigia e Telimar. Sarà una partita veloce e tecnica, perché bisognerà leggere bene le difese, sarà un match anche di scontri individuali. Loro hanno grandissimi giocatori e un sistema difensivo ottimo, quindi noi dovremo fare del nostro meglio sapendo che giochiamo una gara difficile e importante. Questi sono gli anni più belli della pallanuoto siciliana, ci sono tre squadre in A1, ci sono i derby, peccato solo che domani non ci sarà il pubblico ”.

Alla vigilia, Sebastiano Di Luciano, attaccante dell’Ortigia, parla di come la squadra ha vissuto la settimana post-Euro Cup: “Quella di Milano è stata una brutta batosta. Abbiamo analizzato la partita e, a parte il disastroso approccio, siamo consapevoli di non essere inferiori allo Spandau. Questo è stato l’aspetto psicologico più duro. Lo sport è fatto di momenti positivi e negativi, per fortuna il nostro sport ci obbliga a pensare allo step successivo, quindi dopo i primi due giorni bisogna guardare avanti, perché abbiamo un campionato e una Coppa Italia che ci attendono e dei traguardi da raggiungere. Abbiamo archiviato la brutta figura di Milano e ora ci stiamo concentrando sul derby, analizzando tutti gli aspetti relativi al Telimar, squadra che ci ha sempre messo in difficoltà”.

Di Luciano sottolinea come va affrontato il Telimar, sia sul piano tattico che su quello mentale: “Tatticamente dobbiamo cercare di limitare il loro contropiede, che è una delle loro armi migliori, e il loro uomo in più, che giocano molto bene, con schemi interessanti e un ottimo giro di palla. Inoltre, fanno molto bene la zona M e quindi bisogna avere calma, cercare fino all’ultimo di trovare la giusta linea di passaggio, evitando di prendere ripartenze. Dobbiamo prima di tutto pensare a fare un’ottima difesa, poi anche noi abbiamo le nostre armi e stiamo preparando le contromosse per cercare di portare a casa i tre punti. Non sarà facile, perché loro sono una squadra completa e perché è un derby, e ci sarà tanta adrenalina. Sarà una bella gara e noi proveremo a riscattare la sconfitta contro lo Spandau”.

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24
Mar
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C. C. Ortigia: le dichiarazioni di coach Stefano Piccardo e del capitano Christian Napolitano al termine del match perso contro lo Spandau 04 Berlin.

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Davanti a una tribuna piena e colorata di biancoverde, l’Ortigia sbaglia approccio e viene piegata dallo Spandau 04 Berlin, uscendo così dall’Euro Cup. I biancoverdi entrano in acqua troppo timidamente, soffrendo la forza fisica dei tedeschi e subendo un gap divenuto, man mano che passavano i minuti, impossibile da colmare. Inutile, infatti, anche il bel tentativo di rimonta nell’ultimo tempo. L’avvio della squadra di Piccardo è disastroso: i tedeschi vanno prima sul 2-0 e, dopo il gol di Cassia, dilagano fino al 6-1 di fine primo tempo. Nel secondo parziale, Ferrero accorcia le distanze, ma i tedeschi allungano fino al massimo vantaggio di sei reti, che si mantiene anche dopo il nuovo gol di Ferrero e quello di Abramsov. A metà gara, gli ospiti conducono 9-3. Il pubblico continua a cantare e incitare l’Ortigia, capendo il momento di difficoltà, e Cassia risponde con due bei gol, ma la speranza di rimonta si scontra con i tre squilli dello Spandau, che chiude la terza frazione sul +7. Gli ultimi otto minuti sono incredibili e fanno aumentare l’amarezza in casa biancoverde. Gli uomini di Piccardo, infatti, sempre sospinti dal pubblico e facilitati da uno Spandau troppo rilassato, mettono in acqua l’orgoglio e il cuore, provando una rimonta miracolosa, ma il parziale di 7-2 che fa sognare i tifosi non basta. Finisce 14-12. L’Ortigia saluta l’Europa e ora dovrà recuperare in fretta forze mentali per continuare a inseguire i propri obiettivi in campionato e in Coppa Italia.

A fine gara, coach Stefano Piccardo non nasconde la sua delusione: “Partiamo dal presupposto che, se in un ottavo di finale hai un approccio simile e prendi un parziale di 6 a 1 nel primo tempo, la responsabilità è la mia, perché sono io l'allenatore, il comandante della nave. La squadra ha avuto un inizio vergognoso, poi durante la partita abbiamo un po’ recuperato, ma non si può pensare di giocare in Europa con questa poca attenzione sia difensiva che offensiva. Sapevamo che sarebbe stata una partita complicata per una serie di motivi, ma non si può, dopo pochi minuti, essere sotto 4-1. Comunque, merito allo Spandau. Quella di oggi è una severa lezione che serve sia a me, come allenatore, sia ai ragazzi, per un processo di crescita che deve esserci e c'è, soprattutto nelle sconfitte. Adesso siamo tutti delusi, anche perché abbiamo sbagliato davanti a una cornice di pubblico come questa, con la società che ha fatto uno sforzo incredibile, però da questo dobbiamo ricostruire, rendendoci conto che un certo tipo di gare non si approcciano in questo modo. Anche sabato scorso, a Brescia, abbiamo approcciato male la partita. Ciò detto, perdere fa parte del gioco. Questo è lo sport di alto livello, si vince e si perde. Ora dobbiamo analizzare la sconfitta, sapendo che però non deve essere vissuta come una tragedia”.

Nel dopo partita parla anche il capitano dell’Ortigia, Christian Napolitano che, con gli occhi lucidi, sottolinea la brutta prestazione della squadra: “Il nostro primo tempo è stato disastroso, questo è l’aggettivo giusto. Direi, disastro alla Bocconi, perché un primo tempo così è inammissibile. Una squadra come la nostra, che lotta per tutte le competizioni, non può prendere 6 a 1 di parziale. Io ci metto la faccia, ma qua bisogna fare tutti un bagno di umiltà, andare in profondità e scavare dentro di noi per capire cosa è successo. Certo, abbiamo provato una bella rimonta, anche perché loro hanno mollato, e ci sta, era una rimonta di orgoglio, ma la gara l’abbiamo persa nel primo tempo ”.

Il capitano biancoverde spende parole dolci per il pubblico e per il calore e il sostegno mostrati oggi, dal primo all’ultimo secondo: “La Bocconi ha risposto meglio di Siracusa, sold out. Con un pubblico così ci giocherei tutti i sabati. Bello vedere tanta gente vestita di biancoverde, è un segno di appartenenza all'Ortigia. Un clima festoso che mi piacerebbe vedere anche a Siracusa, una piscina così piena è stata veramente un'emozione. Mi dispiace per la brutta figura che abbiamo fatto noi atleti. Ora dobbiamo fare silenzio e lavorare, perché adesso abbiamo la Coppa Italia e il campionato e, se giochiamo così, usciamo da tutto. Infine, complimenti allo Spandau, perché ci ha messo sotto da ogni punto di vista”.

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22
Mar
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C.C. Ortigia: le dichiarazioni di coach Stefano Piccardo e del centrovasca Filippo Ferrero, alla vigilia del match contro lo Spandau 04 Berlin, valido per il ritorno degli ottavi di finale di LEN Euro Cup.

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Due settimane dopo il pareggio conquistato in terra tedesca, l’Ortigia torna a respirare l’atmosfera europea e si prepara ad affrontare ad affrontare una partita decisiva. Domani sera, alle ore 18.00, presso il bellissimo impianto dell’Aquamore Bocconi Sport Center di Milano, i biancoverdi sfideranno lo Spandau 04 Berlin nel ritorno degli ottavi di finale di LEN Euro Cup. Si parte dal risultato dell’andata (8-8), che lascia tutto aperto e rende impossibile qualsiasi pronostico. Gli uomini di Piccardo, reduci dalla sconfitta in campionato rimediata a Brescia, cercano l’impresa contro una formazione molto forte e che, rispetto alla gara di Berlino, potrà contare sul rientro del mancino americano, ex Posillipo, Tyler Abramson. I biancoverdi, che in queste due settimane hanno avuto qualche giocatore alle prese con problemi fisici, hanno in testa la bella prestazione offerta in Germania, dove per almeno tre tempi hanno messo sotto i tedeschi, giocando una delle migliori partite in stagione, subendo però il loro ritorno nell’ultimo quarto. Per questa ragione, sarà necessario ripetere la prova dell’andata, soprattutto in fase difensiva, ma cercando di tenere alti ritmo e intensità fino all’ultimo secondo. In palio ci sono i quarti di finale di Euro Cup, che l’Ortigia ha già raggiunto in tre occasioni nelle ultime quattro partecipazioni alla competizione. All’Aquamore Bocconi Sport Center, che per l’occasione sarà la “casa” dei biancoverdi, sono attesi i tanti tifosi dell’Ortigia sparsi in Lombardia e nel nord Italia. Ci sarà bisogno anche del loro sostegno. Il match sarà trasmesso in diretta streaming su LEN TV.

Alla vigilia, coach Stefano Piccardo parla della condizione della squadra e analizza la sfida contro i tedeschi: “Dal punto di vista fisico abbiamo qualche giocatore che ha qualche problema, ma nel complesso in questa settimana abbiamo cercato di lavorare al meglio. Domani ci aspetta un match molto difficile, una delle partite più importanti, se non la più importante della stagione. Giochiamo contro una squadra che all’andata, a meno di venti secondi dalla fine, ha avuto l’occasione per vincere. Pertanto, dovremo affrontare lo Spandau giocando una gara molto attenta nelle fasi di transizione, poiché a Berlino abbiamo pagato a caro prezzo gli uno contro uno, soprattutto quando eravamo scoperti, con la palla viva sull’esterno. L’uno contro uno, con il nostro giocatore spalle alla porta, diventava difficile da difendere. Questo è un aspetto a cui dovremo fare molta attenzione”.

Il tecnico biancoverde spiega cosa serve per battere lo Spandau: “A differenza dell’andata, loro dovrebbero avere il mancino americano, quindi avremo più problemi sul lato cattivo, soprattutto in situazione di inferiorità numerica. Dovremo essere bravi a non farci prendere, giocando il più orizzontale possibile e, in transizione offensiva, attaccando la prima linea con più uomini possibili, in modo da provare a schiacciarli. Credo che queste siano le partite dei giocatori, devono essere loro ad avere il piacere di interpretare al meglio la gara. Spero di trovare una cornice di pubblico bellissima, penso sia la prima volta che si disputa un ottavo di finale con la squadra di casa che, di fatto, gioca in trasferta. Ci sono mille motivazioni per affrontare questo match con la giusta testa. Poi, vedremo alla fine chi avrà vinto e meritato il passaggio ai quarti di finale”.

Il centrovasca dell’Ortigia, Filippo Ferrero, parla invece dello spirito con cui il gruppo si sta avvicinando a questa importante sfida: “Fisicamente stiamo bene, ci siamo preparati due mesi per arrivare a questo momento al meglio della forma. Dal punto di vista mentale, queste partite non hanno bisogno di particolari motivazioni, siamo tutti carichi e siamo contenti anche di giocare in questa piscina, perché è veramente un bel palcoscenico. Poi è un ottavo di finale europeo, una gara secca, considerato il pareggio dell’andata. Insomma, c’è tutto quello che uno sportivo del nostro livello può desiderare. Quindi, motivarsi è semplice. Non vediamo l’ora di giocare”.

Ferrero, infine, partendo dall’analisi del match di andata, individua le chiavi tattiche per provare a vincere domani: “All’andata abbiamo commesso qualche errore, in difesa siamo stati un po’ disordinati, mentre in attacco a volte siamo stati poco lucidi. Domani dovremo mantenere sempre la calma, essere bravi a rimanere ordinati e lucidi. Tatticamente, non dobbiamo mai smettere di spingere in attacco, arrivando con tanti uomini davanti alla prima linea, perché la transizione è la nostra arma e dobbiamo sfruttarla per quattro tempi. A Berlino, a un certo punto, forse per stanchezza o per un po’ di rilassamento, ci siamo incartati e non siamo più riusciti a ripartire. Domani dovremo essere bravi a ripartire fino all’ultimo secondo e a difenderci un po’ meglio, concedendo meno. Dovremo essere pronti, fisicamente e mentalmente, a soffrire per quattro tempi”.

credits: Maria Angela Cinardo - Mfsport.net

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16
Mar
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A Solarino una finale ITFW35 che collega due continenti Il doppio Terranova Cup è delle polacche Falkwoska-Kubka

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Una finale che collegherà due continenti chiuderà la Terranova Cup, ultimo torneo dell’ITF W35 di Solarino. La slovacca testa di serie Victoria Hruncakova e l’americana Robin Anderson si sfideranno per il titolo dopo aver vinto due semifinali di alto livello. Forte dell’esperienza collezionata in tutti e quattro i grandi slam (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e Us Open) Hruncakova è riuscita a domare la verve della giovanissima Linda Klimovicova (vincitrice dell’Archigen Cup 2023 e 2024 a Solarino), battendola al terzo set 26 64 64. Per Anderson match più semplice e veloce contro la connazionale Katrina Scott regolata 63 63 in 1.17 di gioco. Scott a Solarino ha comunque provato a mostrare i risultati delle prime apparizioni nei grandi tornei internazionali.

La finale del doppio Terranova Cup è stata decisa al tie break, tiratissimo, vinto dalla coppia polacca Falkwoska-Kubka sulla cinese Shou Feng in campo insieme all'olandese Stephanie Visscher 57 61 (11-9). Domenica 14 marzo l'ultimo atto della decima edizione dell'ITFW35 di Solarino. La finale del singolare Terranova Cup si giocherà alle ore 9:30 sul campo 3. L'ingresso allo Zaiera Tennis Facility è gratuito per tutti gli appassionati.

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16
Mar
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L’Ortigia esce sconfitta da Brescia, contro un’avversaria forte e al termine di una partita difficile ma che, con un po’ di precisione e fortuna in più, avrebbe potuto conoscere un esito diverso.

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 Il Brescia la vince ai due metri, dove in avvio è implacabile, mentre i biancovedi pagano qualche errore di troppo in avanti. L’inizio della gara è equilibrato, con Bitadze e il rigore di Balzarini che mantengono il punteggio in parità. Gli uomini di Bovo, però, man mano che passano i minuti, diventano spietati ai due metri, dove i biancoverdi soffrono l’azione dei centroboa avversari. Gianazza, Lazic e Renzuto portano i lombardi a +3. La squadra di Piccardo accusa il colpo, ma reagisce nel finale, ancora con Bitadze, in superiorità, ben servito da Cassia. Nel secondo tempo, l’Ortigia fallisce facilmente il gol del -1 e il Brescia ne approfitta andando sul 5-3 con Guerrato. Gli uomini di Piccardo sbattono spesso su Tesanovic, ma alla fine riescono a riportarsi sotto con Condemi, a uomo in più. Stesso copione dopo il nuovo allungo di Renzuto, con i biancoverdi che rimangono agganciati grazie a un bel gol di Ferrero, sempre in superiorità. A metà gara. Il Brescia conduce 6-4. Nella terza frazione, gli uomini di Piccardo crescono, chiudendosi bene in difesa e giocando con grande pazienza in avanti, dove Ferrero (rigore) e La Rosa trovano il pareggio. La partita diventa sempre più fisica e frenetica, con i lombardi che sfruttano due opportunità e si portano sull’8-6 con Alesiani e Dolce. Negli ultimi 8 minuti, regna ancora l’equilibrio: l’Ortigia, dopo il -1 di Cupido, ha molte occasioni per pareggiare, ma un po’ l’imprecisione, un po’ i riflessi di Tesanovic dicono no all’attacco biancoverde. Così Guerrato, dalla distanza, mette dentro il sigillo del 9-7 finale. Il Brescia consolida il terzo posto e allunga a +4 in classifica sui biancoverdi, che rimangono quarti in classifica, con due punti di vantaggio sul Telimar.

A fine gara, coach Stefano Piccardo analizza la prestazione della squadra: “È stata una partita inizialmente complicata, perché nel primo tempo abbiamo preso due gol e un rigore dai due metri e sono quelli che ci siamo portati dietro per tutta la gara. L’inizio è stato quello che ha determinato il risultato. Siamo anche riusciti a riprenderli sul 6-6, ma abbiamo speso troppe energie e loro ci hanno fatto gol immediatamente, nell’azione successiva, con Alesiani, quindi abbiamo preso l’altra rete. A quel punto, pur provandoci, non abbiamo avuto più la forza di riagguantarli. Abbiamo sbagliato un uomo in più, che abbiamo giocato male, ma devo anche dire che, secondo me, c’era un rigore sul palo su Condemi che avrebbe potuto cambiare completamente la partita. Ripeto, abbiamo perso ai due metri, con quei due gol e il rigore subiti nel primo tempo”.

Il tecnico biancoverde, dopo aver commentato anche gli errori commessi in alcuni momenti in fase offensiva, guarda avanti e pensa già al prossimo impegno in Euro Cup: “Abbiamo sbagliato conclusioni abbastanza semplici dal palo, sicuramente Tesanovic è stato bravo, ma anche noi abbiamo sbagliato e due o tre volte l’abbiamo colpito. Questi errori, uniti ai due gol presi al centro hanno determinato il risultato. Ad ogni modo, la squadra sta giocando, siamo venuti a Brescia e abbiamo perso di due reti, in una piscina dove solo in una circostanza in questi anni siamo rimasti in partita. Va bene così. Adesso lavoreremo in vista dello Spandau e delle prossime partite. Questo è un passaggio che ci può stare. Questa sconfitta ci deve dare forza”.

Nel dopo partita, parla anche Francesco Cassia, centrovasca dell’Ortigia: “È stato un match molto combattuto, a un certo punto loro avevano allungato e noi siamo stati bravi a rimanere attaccati, a giocarcela fino alla fine. Certo, poi ci sono stati dei dettagli che hanno fatto la differenza e, a questi livelli, in questo tipo di incontri, i dettagli contano. Ora dobbiamo cercare di analizzare la partita, vedere che cosa non è andato e riprendere ad allenarci e aggiustare queste piccole cose, perché alla fine stiamo parlando di piccolezze. Dobbiamo riprendere il cammino e per farlo dobbiamo pensare innanzitutto a sabato prossimo e a cercare di passare il turno di Euro Cup. Poi, per il campionato, ogni partita ormai è decisiva, quindi saranno tutti scontri diretti e ogni gara sarà una finale”.

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Galoppo Siracusa. Infinity Romance e Dormannu, i big delle due condizionate.

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Arriva l’atteso successo di Infinity Romance che, al quinto tentativo in carriera, cancella dal suo curriculum la scomoda qualifica di maiden. Il promettente Kodiac di casa Cannarella, imprime il suo sigillo nel Premio Malus, condizionata per cavalli di 3 anni, che ha aperto il convegno di galoppo in scena, sabato 9 Marzo, all’ Ippodromo del Mediterraneo. Conferma di gradire benissimo la selettiva distanza dei 2000 metri della pista piccola. Segue dalle retrovie, per poi, ai duecento metri dal traguardo, attaccare e passare Zio Ciccio Nice. Tanto da recriminare per quest’ultimo che, sul palo, si vede soffiare anche la migliore piazza dell’ottimo Last Star. Prestazione maiuscola realizzata da Dormammu che, stravolge il pronostico della vigilia e, sotto la regia impeccabile di Gabriele Cannarella, è protagonista dell’altra condizionata, premio Pindaro, che ha riservato agli anziani 2300 metri della pista grande. Arrivo al cardiopalma con tre cavalli in lotta. Il battistrada Winning Generation, ai 300 dalla metà, deve subire la minaccia del favorito Neileta. Intanto dall’interno trova un ottimo varco Dormannu che si unisce alla lotta e, sul palo, beffa i due, i quali, dopo foto stretta, vengono collocati nello stesso ordine di citazione al secondo e al terzo gradino del podio. Podio firmato Caruso nel Premio Sea Dancer, sottoclou del pomeriggio. Il ritrovato Arkend, lo scarico Light Go e il regolare Deron Kit regalano grandissima soddisfazione al trainer Vincenzo Caruso, onorato dalla performance dei suoi tre allievi. Prossimo appuntamento con il galoppo, all’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa, è rimandato a sabato 16 Marzo 2024.

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