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Cultura

20
Giu
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Sarà presentata a Palermo il prossimo 25 giugno la nuova guida di Repubblica “ PALERMO MAXIMA STORIE, LUOGHI E SEGRETI GUIDA ALLA CAPITALE DEL MEDITERRANEO”

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La Guida Palermo Maxima sarà presentata a Palermo il prossimo 25 giugno alle 17,30 presso il Museo Archeologico Regionale Salinas mentre dal 22 giugno sarà già in edicola e in libreria. Nell’anno della ricorrenza del 400° anniversario del rinvenimento delle reliquie della patrona Santa Rosalia, un volume denso di storie affascinati, informazioni e curiosità sulla Capitale del Mediterraneo

Visitare Palermo significa immergersi in una delle città più affascinanti del Mediterraneo. Opulenta e trasandata, aristocratica e popolana, la capitale siciliana conquista con le sue contraddizioni e la sua atmosfera vibrante. La Guida di Repubblica Palermo Maxima accompagna i lettori alla ricerca dell’essenza di questa città nell’anno in cui ricorre il quattrocentesimo anniversario del ritrovamento delle reliquie della santa patrona, l’amatissima Rosalia. In 360 pagine, dense di informazioni e suggestioni, racconta i vicoli del centro storico e l’elegante lungomare, i mercati e la spiaggia di Mondello, chiese di straordinaria bellezza, musei colmi di storia, palazzi barocchi e gioielli liberty, in un viaggio nel tempo che si srotola fra l’epoca punica e il Novecento. Senza dimenticare le indicazioni per gustare i prelibati cannoli, lo street food e le tante proposte gourmet di una delle cucine più golose d’Italia.

La Guida presenta il capoluogo siciliano attraverso ricordi e consigli di testimonial d'eccezione, personaggi come Stefania Auci, Simonetta Agnello Hornby, Eleonora Abbagnato e PIF, ma anche alcuni dei numerosi artisti e intellettuali stranieri che hanno deciso di stabilirsi a Palermo, ciascuno con un proprio sguardo sulla città. Un capitolo dopo l’altro, si dipana la narrazione delle ricchezze e delle bellezze di una città che oggi vive un grande rinascimento turistico. Il cuore della Guida, come di consueto nella collane delle Maxime, sono le passeggiate che, fra monumenti, luoghi curiosi, personaggi e decine di indirizzi per mangiare, dormire e acquistare, sono il vademecum ideale per avventurarsi alla scoperta di Palermo. Un posto speciale è stato riservato a Santa Rosalia, per celebrare l’importante quarto centenario del rinvenimento delle sacre reliquie: un capitolo intenso con la storia della Santuzza e i luoghi della sua vicenda umana, lo spirito della festa e il suo legame con la città, ma anche un’intervista al direttore artistico del Festino 2024, Marco Balich, specialista in grandi eventi reduce dalla cerimonia inaugurale degli Europei di Calcio.

Alla realizzazione di Palermo Maxima ha lavorato un team di giornalisti professionisti di grande esperienza, che hanno reso la guida un prodotto curato e godibile, di agile lettura e ricchissima di informazioni e curiosità. Una Guida che è un invito alla città, a scoprirla per la prima volta ma anche a tornarci perché, come scrive il direttore delle Guide Giuseppe Cerasa nella sua prefazione, “è veramente difficile incontrare qualcuno che, tornando da Palermo, non abbia voglia di rivedere ancora una volta quei mosaici, quelle cupole arabe (che hanno ispirato l’artista Piero Pizzi Cannella nella creazione della nostra inedita copertina), che non abbia voglia di ritornare a immergersi tra i colori e i profumi del Capo”.

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14
Giu
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“Miles gloriosus” Debutto tra risate e applausi al Teatro Greco di Siracusa

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Tanto divertimento, risate e lunghi applausi al Teatro Greco di Siracusa per il debutto del Miles Gloriosus di Plauto. Lo spettacolo diretto da Leo Muscato nella traduzione di Caterina Mordeglia con Paola Minaccioni nel ruolo del protagonista, il soldato fanfarone, ha conquistato gli spettatori che si son lasciati trascinare dalla messinscena divertente e irriverente in programma fino al 29 giugno.
Per il debutto della terza produzione della stagione, l’INDA ha voluto accogliere l’invito della Fondazione “Una Nessuna Centomila”, del Centro antiviolenza Ipazia di Siracusa, di Paola Minaccioni e di tutta la compagnia del Miles Gloriosus, aderendo alla campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne “Posto occupato”, l’iniziativa ideata da Maria Andaloro che ha coinvolto in questi anni enti, istituzioni e associazioni. Per questa ragione, ieri sera, un posto a teatro è stato lasciato libero con il simbolo dell’iniziativa a ribadire il no alla violenza sulle donne.
Miles Gloriosus di Plauto, commedia che l’INDA mette in scena al Teatro Greco di Siracusa per la prima volta in 110 anni di rappresentazioni classiche, è uno spettacolo ambientato in un accampamento militare indisciplinato oltremisura, colorato e decisamente chiassoso. Il cast è tutto al femminile con una strepitosa Paola Minaccioni affiancata sul palco da Giulia Fiume, Alice Spisa, Pilar Perez Aspa, Francesca Mària, Gloria Carovana, Arianna Primavera, Ilaria Ballantini, Deniz Ozdogan, Anna Charlotte Barbera, Valentina Spaletta Tavella, Elena Polic Greco, Ginevra Di Marco, Sara Dho, Alessandra Fazzino, Valentina Ferrante, Diamara Ferrero, Valeria Girelli, Margherita Mannino, Stella Piccioni, Giulia Rupi, Rebecca Sisti, Silvia Valenti, Irene Villa, Sara Zoia. A completare il cast le allieve dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico: Sara De Lauretis, Elisa Zucchetti, Caterina Alinari, Clara Borghesi, Carlotta Ceci, Alessandra Cosentino, Ludovica Garofani, Zoe Laudani, Siria Sandre Veronese, Enrica Graziano, Alice Pennino, Federica Clementi, Gemma Lapi, Arianna Martinelli, Beatrice Ronga, Francesca Sparacino, Angelica Beccari, Gaia Lerda, Giulia Maroni, Linda Morando, Erika Roccaforte, Francesca Totti. Le scene sono di Federica Parolini, i costumi di Silvia Aymonino, la direzione del coro di Francesca Della Monica, le musiche di Ernani Maletta, drammaturgo è Francesco Morosi, le coreografie sono di Nicole Kehrberger, disegnatore luci è Alessandro Verazzi, assistente alla regia Marialuisa Bafunno, assistente scenografo Anna Varaldo, assistente costumista Maria Antonietta Lucarelli, responsabile del coro Elena Polic Greco, direttore di scena Giuseppe Coniglio, assistente alla direzione di scena Giuseppe Orto.
Miles gloriosus si alternerà fino al 29 giugno con Fedra (Ippolito portatore di corona) di Euripide, lo spettacolo diretto da Paul Curran nella traduzione di Nicola Crocetti.

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12
Giu
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“Persefone e le altre. Narrazioni di donne tra mito e realtà” Grande successo per la performance del IV Istituto Comprensivo “Salvatore Quasimodo” di Floridia

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Uno spettacolo che parte dal mito e arriva ai giorni nostri. Un caleidoscopio di storie che seguono il filo rosso della violenza sulle donne, ancora dominante nelle cronache come certificano i numeri. È “Persefone e le altre. Narrazioni di donne tra mito e realtà”, la performance teatrale del IV istituto comprensivo “Salvatore Quasimodo” di Floridia, che ha registrato un altro, strepitoso successo in piazza Melbourne, dove è andato in replica dopo la partecipazione al XXVIII Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani, di scena al teatro Greco di Palazzolo Acreide. L’iniziativa, realizzata con la collaborazione di Work in progress e Fidapa - sezione di Floridia e il patrocinio del Comune della città, si inserisce nell’ambito del progetto della Regione siciliana “Arte. Di ogni genere”, che ha visto il IV istituto comprensivo “Salvatore Quasimodo” di Floridia tra i vincitori del bando per la promozione della legalità e del rispetto della figura femminile e dell’educazione alle differenze.

Il lavoro drammaturgico, avviato da docenti e studenti della scuola secondaria di primo grado tra ottobre e dicembre, è un viaggio a ritroso alle origini della cultura occidentale, interrogando il mito classico, i poemi omerici, passando per la letteratura greca e latina, e arrivando fino alla contemporaneità, ancora permeata di violenza contro le donne, discriminazioni di genere e patriarcato. Musica, canto, danza e recitazione in “Persefone e le altre” si fondono e confondono in una forma d'arte totale e fanno sì che la mitologia, l’arte e la letteratura aiutino, i giovani anzitutto, a comprendere meglio come la violenza di genere e il patriarcato siano fenomeni che arrivano da lontano.

Il lavoro si divide in due parti. Nella prima viene rievocato il mito classico partendo dall’Inno omerico a Demetra. La storia porta in scena il rapimento della fanciulla Kore da parte del dio degli inferi Ade e delle peregrinazioni della madre Demetra, dea della natura, alla ricerca della figlia perduta. E qui l’urlo inascoltato di Kore, ormai divenuta Persefone, diventa quello di molte altre donne del mito e della storia.

La seconda parte dello spettacolo è infatti un “catalogo” di donne vittime, come Persefone, di ratti. Abbandoni. Inganni. Violenze. Così succede a Europa rapita da Zeus. A Ersilia presa a forza da Romolo. A Regilla, giovane nobildonna romana uccisa dal fedele liberto del suo sposo mentre portava in grembo il suo bambino. O, ancora, a Francesca da Rimini. Giovanna d’Arco. Artemisia Gentileschi. Franca Viola. E così, ancora oggi, succede a Marisa Leo, Giulia Tramontano, Giulia Cecchettin. In un lungo, doloroso elenco che non è destinato a ripetersi e ad accrescersi all’infinito ma che può - e deve – essere spezzato dall’educazione all’amore. Al rispetto. Alle differenze di cui questo lavoro costituisce un importante seme. Un lavoro dove il coro è forse il vero protagonista. Un coro che declama e canta all’unisono, come nelle tragedie classiche. Un coro che non solo ci racconta e ci porta a riflettere ma ci spinge anche all’azione attraverso la guida dei corifei. Un coro che semina parole, gesti, riflessioni e spera che ri-fioriscano con Persefone nei cuori di ognuno di noi.

Soddisfatto Salvatore Cantone, dirigente del IV Istituto Comprensivo “Salvatore Quasimodo” di Floridia: «Lo scorso anno ci siamo confrontati con le eroine dell’Oikos, donne forti, determinate, pronte a tutto pur di far fronte a una strada senza altra uscita che non sia la morte. Donne che escono dal loro ruolo di custodi della casa, del focolare, della piccola storia privata e che si trovano catapultate nella storia dei grandi eventi. Ma le donne, anche le grandi donne, sono spesso preda di piccoli uomini che sfruttano la forza fisica per sopraffarle, che le dominano senza alcun rispetto, che usano loro violenza. Partiamo da testi classici rimettendoli in scena dopo millenni, per comprendere quanto ancora possano dirci gli autori antichi con i loro personaggi e i loro racconti. Il teatro antico mette in scena l'uomo, ciò che dell'umanità rimane immutato nonostante il volgere dei secoli, il sorgere e il declinare delle civiltà. Ed è da questa essenza primigenia dell'umanità che i nostri alunni posso attingere i valori, quelli immutabili, perpetui, per cui vale la pena di continuare a vivere la storia. Così, per un attimo, i nostri ragazzi hanno partecipato all'eterno dramma della vita, sempre uguale ma sempre diverso, guardandolo con gli occhi di chi li ha preceduto per dare loro un nuovo sguardo verso il futuro».

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Giu
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AL GIORNALISTA SALVO FRUCIANO IL PREMIO “LEONE D’ORO”

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Nella sede della Confesercenti di Siracusa , per decisione della FIPAC, associazione dei commercianti pensionati, presidente Arturo Linguanti , è stato consegnato il premio Leone d’Oro al giornalista Salvo Fruciano per l’impegno professionale profuso nella sua attività.
Sulla targa impressa la motivazione del premio: “Giornalista RAI. Per anni inviato del TG3. Con competenza e simpatia, giornaliero punto di riferimento dell’informazione isolana”.
Hanno consegnato il premio a Fruciano un gruppo di colleghi e di amici.
Presente il segretario di Assostampa Siracusa Prospero Dente, con i giornalisti Carmelo Miduri e Alessandro Ricupero, oltre a Vittorio Pianese, Mimi Moscato, Enzo Annino e liddo Schiavo.
Ha consegnato materialmente la targa del premio l’ ex deputato Benedetto Brancati

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04
Giu
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La 59. Stagione al Teatro Greco di Siracusa Agevolazioni per Miles Gloriosus e Horai. Le quattro stagioni

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L’INDA annuncia nuove agevolazioni per assistere alla commedia Miles Gloriosus per la regia di Leo Muscato e allo spettacolo Horai. Le quattro stagioni diretto da Giuliano Peparini.

I residenti in provincia di Siracusa, domenica 23 giugno potranno acquistare fino a un massimo di due biglietti, al prezzo di 20 euro ciascuno, per assistere al Miles Gloriosus di Plauto che vedrà in scena Paola Minaccioni.

Il 5 e 6 luglio, per Horai. Le quattro stagioni, lo spettacolo diretto da Giuliano Peparini con Eleonora Abbagnato e Giuseppe Sartori, i residenti in provincia di Siracusa potranno usufruire di una promozione speciale acquistando i biglietti per i settori dalla I alla P al costo di 30 euro e i biglietti per il settore S al prezzo di 20 euro. Anche in questo caso, i residenti in provincia di Siracusa potranno acquistare fino a un massimo di due biglietti.

Per usufruire delle agevolazioni previste per Miles Gloriosus e Horai. Le quattro stagioni, sarà necessario presentare un documento che attesti la residenza in provincia di Siracusa.

I biglietti potranno essere acquistati solo ed esclusivamente presentandosi di persona alla biglietteria di corso Matteotti aperta al pubblico dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13, e al botteghino presente al Teatro Greco, aperto al pubblico dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

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21
Mag
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VENEDI' 24 MAGGIO A PIAZZA SAN GIOVANNI SIRACUSA PRESENTAZIONE DEL RACCONTO "IL FOTOGRAFO DI LAMPEDUSA"

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Venerdì 24 maggio prossimo, alle ore 18,00, presso il giardino della scuola "Academy" , Piazzale San Marziano 1 ( Piazza San Giovanni), a Siracusa, sarà presentato il racconto "Il Fotografo di Lampedusa" della scrittrice Simona Prete.
L'iniziativa è organizzata dall'associazione "AccoglieRete" e dalle fondazioni Siamo Mediterraneo, Con il Sud, Realizza il Cambiamento ed Actionaid.
Il racconto di Simona Prete è un messaggio di grande solidarietà lanciato da un bambino orfano italiano che si prende cura di un bambino africano che si perde a Lampedusa dopo lo sbarco con altri immigrati.
Converserà con l'autrice Carla Frenguelli, mentre l'attore Davide Sbrogiò leggerà brani del racconto.

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14
Mag
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L’INDA annuncia due nuove “giornate siracusane” per assistere alla 59. Stagione di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa.

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Considerando l’alto numero di richieste, l’Istituto Nazionale del Dramma Antico comunica che nelle giornate di martedì 25 giugno per Miles gloriosus di Plauto con la regia di Leo Muscato e Paola Minaccioni protagonista; e mercoledì 26 giugno per Fedra (Ippolito portatore di corona) di Euripide con la regia di Paul Curran e Alessandra Salamida nel ruolo di Fedra, i residenti in provincia di Siracusa, presentando un documento valido di riconoscimento, potranno acquistare fino a un massimo di due biglietti, al prezzo di 20 euro per ciascun biglietto.

I biglietti per queste due nuove “giornate siracusane” saranno in vendita a partire da mercoledì 15 maggio, solo ed esclusivamente presentandosi di persona alla biglietteria di corso Matteotti aperta al pubblico dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13, e al botteghino presente al Teatro Greco, aperto al pubblico dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

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Mag
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59. Stagione di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa Ovazione per il debutto della Fedra (Ippolito portatore di corona) per la regia di Paul Curran

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Un lungo applauso ha accolto il debutto della Fedra (Ippolito portatore di corona) di Euripide, per la regia di Paul Curran. Oltre 4600 persone hanno assistito alla prima della seconda produzione dell’INDA per la 59. Stagione al Teatro Greco di Siracusa.
Lo spettacolo, nella traduzione di Nicola Crocetti, la drammaturgia di Francesco Moroci, la scena e i costumi di Gary McCann, le musiche del coro iniziale di Matthew Barnes, le musiche dello spettacolo di Ernani Maletta, le luci di Nicolas Bovey e il video design di Leandro Summo ha conquistato il pubblico del Teatro Greco di Siracusa. In scena Alessandra Salamida nel ruolo di Fedra, Riccardo Livermore in quello di Ippolito e poi ancora Alessandro Albertin (Teseo), Gaia Aprea (la nutrice), Giovanna Di Rauso (Artemide), Ilaria Genatiempo (Afrodite), Marcello Gravina (messaggero), Sergio Mancinelli (un servo), le corifee Simonetta Cartia, Giada Lorusso, Elena Polic Greco, Maria Grazia Solano e il coro di donne di Trezene formato da Valentina Corrao, Aurora Miriam Scala, Maddalena Serratore, Giulia Valentini, Alba Sofia Vella. Nel cast dello spettacolo anche gli allievi e le allieve dell’Accademia dell’INDA.
“L’antica narrazione di Fedra - racconta il regista Paul Curran - riecheggia con sorprendente attualità nel contesto odierno. Questa storia senza tempo fa luce sulle ansie contemporanee legate alla salute mentale e sui pericoli derivanti da ossessioni malsane e incontrollabili”.
Il programma della 59. Stagione proseguirà questa sera con il ritorno in scena dell’Aiace di Sofocle, per la regia di Luca Micheletti. La terza produzione dell’INDA per il 2024, la commedia Miles gloriosus di Plauto, esordirà il 13 giugno, per la regia di Leo Muscato con Paola Minaccioni nel ruolo del protagonista Pirgopolinice.
La 59. Stagione al Teatro Greco di Siracusa è sostenuta da ENI spa, il banking partner Unicredit, e dal media partner Urban Vision. L’Istituto Nazionale del Dramma Antico ringrazia anche Aeroporti di Roma e tutti i mecenati, aziende e privati, che anche quest’anno hanno voluto sostenere le attività e i programmi dell’INDA.

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02
Mag
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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NOMINA VENTI NUOVI MAESTRI DEL LAVORO DELLA PROVINCIA DI SIRACUSA

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Anche questo primo maggio consegnate a Palermo le Stelle al Merito del Lavoro i cui destinatari vengono nominati “Maestri del Lavoro”.
La cerimonia di quest’anno si è svolta al teatro Politeama e le onorificenze sono state consegnate dal prefetto di Palermo Massimo Mariani su mandato del Presidente delle Repubblica e alla presenza di varie autorità regionali.

Su 64 nuovi Maestri del Lavoro siciliani ben 20 sono della provincia di Siracusa che già conta 89 Maestri associati nel locale “Consolato” presieduto da Giuseppe De Sensi.

Il premio viene concesso dal Presidente della Repubblica a lavoratori dipendenti ( o pensionati) che vengono considerati “ testimoni di dedizione e professionalità” in quanto portatori e sostenitori di alti valori morali , esempio concreto di professionalità, ma anche con capacità innovativa, di fare squadra e di promuovere la cultura della sicurezza nel mondo del lavoro.
Fra i compiti a titolo volontario di chi è insignito della stella al merito e nominato Maestro del Lavoro quello dell’impegno sociale, della cura e difesa del patrimonio culturale , per la sostenibilità ambientale e per aiutare i giovani nella preparazione per l’ingresso nel mondo del lavoro.

Stelle al Merito del Lavoro per il 2024 sono state consegnate a residenti/lavoratori nella provincia di Siracusa. Questo l’elenco ( nome , residenza, azienda di provenienza) : Giuseppe Artale ( Siracusa, Isab), Paolo Castelli (Floridia, Energean), Silvio Correnti (Siracusa, Sonatrach), Bruno D’Agostino ( Siracusa, Sonatrach), Daniela Durelli ( Siracusa, Poste Italiane), Francesco Fiorilla ( Floridia, ISAB), Emanuele Garofalo ( Siracusa, Isab), Sebastiano Garro ( Siracusa, ERG), Luisa Iacono ( Siracusa, Isab) , Melchiorre Intagliata ( Augusta, Sonatrach), Antonino Milone (Siracusa, Isab), Marco Muni ( Siracusa, Isab), Giuseppe Nicosia ( Mascalucia, Isab) , Luigi Pistollato ( Augusta, Isab), Domenico Rattizzato ( Augusta, Isab) , Luciano Reina (Carlentini , Sonatrach), Giorgio Roccaro ( Siracusa, Isab), Alberico Sportiello ( Siracusa, Isab), Giovanni Tutino (Priolo, Isab), Tommaso Vergopia (Siracusa, Isab)

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12
Apr
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Siracusa, “Amori tossici” verso la conclusione con “AmoreNero” di Giannella Loredana D’Izzia

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“Amori tossici”, la rassegna teatrale diretta da Massimo Tuccitto e promossa dall’associazione culturale Godot con il Teatro Alfeo e la partecipazione del Centro Antiviolenza Ipazia, si avvia alla conclusione. È infatti in programma domani, 13 aprile, alle 20,30, al teatro Alfeo di Siracusa, nel cuore di Ortigia, “AmoreNero” della regista Giannella Loredana D’Izzia. In replica il 14 aprile alle 18,30 e il 27 alle 18,30, si tratta di due pieçes, “Nudo di donna in un balcone” di Giuseppe Giardina e “La donna senza nome” di Clelia Lombardo con Anna Passanisi e Arianna Vinci.

Uno spettacolo che, come afferma la regista, ruoterà intorno a «quell’amore in cui è difficile capire come dobbiamo amare; quell’amore nato da buchi affettivi, da vuoti, in cui si annida la malattia dello spirito. L’Amore nero è un amore insano, una sabbia mobile che imprigiona, ingabbia, inghiotte: è la mancanza totale di empatia. È un luogo sabbioso e scuro dell’anima in cui è difficile distinguere il bene dal male. Lo spettacolo si nutre di due pieçes intense, dal ritmo teso, inquieto, talvolta serrato, incalzante. Due linguaggi poetici diversi, ma entrambi forti, audaci, sferzanti. Due pieçes sull’amore, ma quell’amore fatto di gelosia, impregnato di possesso, come “Nudo di donna in un balcone” di Giuseppe Giardina, artista poliedrico e profondo che scava dentro una relazione macchiata e soffocata dall’ossessione. Una relazione manipolatoria che invade i confini dell’altro e ne fa bersaglio e vittima, una relazione malata dalla quale è difficile uscire, difficile liberarsi. Così come “La donna senza nome”, pieçes scritta da Clelia Lombardo, autrice e poeta sensibile e attenta alle problematiche di quell’amore che “ti acchiappa a tradimento, che spinge la lingua nel cuore e te lo brucia... l'amore che toglie l’aria, che intrappola e intossica il cervello”. L’amore palude in cui è difficile distinguere il vero Amore dal suo riflesso malato».

La regista Giannella Loredana D’Izzia porta sulla scena aspetti di relazioni drammaticamente mancati, in cui spesso è la donna a subire conseguenze che la marchiano nel corpo e nell’anima. Parole forti che si fanno vive in scena, diventano “carne e ossa” nel corpo e nella voce delle due interpreti: Anna Passanisi e Arianna Vinci. Uno spettacolo denso e palpitante, coinvolgente e diretto, sicuramente non facile, ma necessario per arrivare, nonostante tutto, alla consapevolezza, ad una chiara presa di coscienza, al coraggio di ribellarsi per uscire dalla nebbia tossica di un “AmoreNero”.

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08
Apr
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Istituzione della Fondazione della nuova Città di Avola

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È stato celebrato al Teatro Garibaldi l'anniversario della Fondazione della nuova Avola avvenuta il 16 marzo 1693, con la posa il 6 aprile 1693 della prima pietra della Chiesa Madre e della Sepoltura Comune. “Con la mia Amministrazione, riconoscendone il valore culturale abbiamo infatti deliberato che annualmente tale ricorrenza sarà ricordata e festeggiata per perpetuarne la memoria storica.” Con queste parole il sindaco di Avola, Rossa Cannata interviene in merito alla manifestazione. 

La Prof.ssa storica dell’arte Francesca Gringeri Pantano, con la collaborazione della dott.ssa Vanessa Leonardi, ha ripercorso in maniera impeccabile 331 anni di storia. In tale occasione è stata presentata la nuova riproduzione della pianta esagonale con i dati storici della città e svelata la nuova targa in Piazza Umberto I che reca anche il primo nome di Area Principalis, già Piazza Maggiore.

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21
Mar
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Legalità e lotta alla mafia, Fava racconta agli studenti l’esperienza de “I Siciliani”

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«Fare quel giornale rispondeva all’esigenza di raccontare, dare nomi e volti a storie di cui tutti sapevano ma nessuno diceva». Ha parlato di mafia e dell’esperienza de “I Siciliani”, il giornalista (ed ex presidente della Commissione regionale antimafia) Claudio Fava, figlio di Pippo che di quella testata fu il fondatore e che pagò con la vita il suo lavoro di denuncia.
Fava, che ne “I Siciliani” si è formato professionalmente, stamattina ha conversato con l’assessore alla Legalità, Fabio Granata. Il confronto è avvenuto nell’auditorium del liceo Einaudi nell’ambito del progetto “Educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva”, che rientra nel Piano dell’offerta formativa territoriale proposto a tutte le scuole siracusane dal Comune. L’evento si è svolto in occasione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” ed è stato rivolto agli studenti delle scuole che hanno aderito al progetto.
Il giornalista e scrittore ha detto di avere accolto l’invito per condividere un ricordo e una storia «che potrebbe essere anche la vostra» e ha lanciato ai giovani il messaggio di una «passione per la scrittura che diventa mestiere». Agli inizi degli anni Ottanta, quando fu fondato il giornale, «il racconto – ha detto Fava – era limitato alla superficie dei fatti. Con “I Siciliani”, un gruppo di giovani si mette in gioco. Una squadra che si trovò a doversi inventare il mestiere che avevano scelto di fare attraverso una narrazione, anche positiva, che non facesse però sconti a niente e nessuno. Era il racconto anche di una Sicilia “prigioniera”».
La prima grande inchiesta de “I Siciliani” fu dedicata alla parabola del polo petrolchimico siracusano (titolo fu “Il sole nero”) che raccontava la «parabola iniziata con il miraggio dello sviluppo fino alle macerie poi rimaste sul terreno». Era il 1982 e si «avvertiva – ha proseguito il giornalista – la presenza condizionante della mafia, ormai non solo a Palermo. Nell’agosto Dalla Chiesa, arrivato da poco a Palermo come prefetto, in un’intervista rilasciata a Giorgio Bocca esplicita la presenza di un vero e proprio sistema di potere mafioso a Catania». Dunque, ha aggiunto Fava, c’era «una mafia diventata potere, che non sparava solamente e quella Sicilia, con quello sguardo e quella tragica consapevolezza» non era raccontata da siciliani.
«La ricostruzione, appassionata e lucida, offerta oggi alle ragazze e ai ragazzi delle scuole siracusane, ha rappresentato – ha commentato l’assessore Granata – un momento formativo alto e coinvolgente che dà senso concreto ai progetti portati avanti dalla nostra Amministrazione. Ringrazio Claudio Fava per aver condiviso, con la sua presenza e le sue parole consapevoli, una giornata simbolica che dà inizio alla Primavera e che lascerà un segno nel cuore dei giovani».
Finita la conversazione tra Fava e Granata, la mattinata è proseguita con la proiezione delle prime versioni di 12 cortometraggi realizzati dagli studenti che hanno aderito al progetto sulla legalità. Alla visione dei lavori hanno partecipato il giornalista Aldo Mantineo, il regista Giuseppe Landolina, il videomaker Giuseppe Migliara e il tecnico di riprese Carmelo Randazzo.
L’evento, curato per il Comune da Giuseppe Prestifilippo, è iniziato con i saluti, anche a nome del sindaco Francesco Italia, portati da Teresella Celesti nella doppia veste di dirigente scolastica dell’Einaudi e assessore comunale all’Istruzione. Nella sala dell’auditorium presenti personalità ed esponenti degli enti partner del Comune nel progetto: Luisa Giliberto, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale; Veronica Milone, presidente di sezione del tribunale di Siracusa; Alessandra Formisano, vice presidente dell’Ordine degli avvocati; Fabio Faraci, presidente del Rotary club Monti Climiti; il consigliere comunale Andrea Buccheri; l’avvocato Silvia Margherita e la dirigente dell’istituto comprensivo “Vitaliano Brancati”, Stefania Gallo.

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21
Mar
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Accademia d’Arte del Dramma Antico Studio su Elettra per il saggio di diploma degli allievi del III anno

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Il saggio di diploma degli allievi del III anno dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico, s’intitolerà Studio su Elettra. Diretto da Mauro Avogadro, il lavoro andrà in scena nel cortile dell’ex convento di San Francesco, sede della scuola di teatro dell’INDA, da sabato 23 a giovedì 28 marzo, sempre con inizio alle 16.

Mauro Avogadro, l’attore e regista fra i protagonisti storici delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, ne ha curato la regia e l’allestimento. “I temi dell’Elettra di Sofocle ed Euripide – spiega il Maestro - così come quelli delle Coefore di Eschilo, condividono essenzialmente un tratto comune: il trionfo della Giustizia per mano dei figli vendicatori (Oreste ed Elettra). Il retaggio del mito greco si mescola con le atrocità dei tempi di guerra, fondendo la tragedia degli Atridi con le sofferenze universali dell’umanità”.

In scena si alterneranno diversi cast, con Elettra interpretata da Caterina Alinari, Alice Pennino ed Elisa Zucchetti; Clitennestra da Sara De Lauretis ed Enrica Graziano; Egisto da Ferdinando Iebba e Francesco Ruggiero; Oreste da Carlo Alberto Denoyè e Matteo Nigi; Pilade da Andrea Bassoli e Alberto Carbone; Teodoro da Moreno Pio Mondì.

A curare l’allestimento dello spazio scenico sono stati gli studenti dell’Università degli Studi di Catania – Struttura Didattica Speciale Architettura e Patrimonio culturale, guidati dai tutor didattici, il professor Vittorio Fiore e la professoressa Francesca Castagneto. Al progetto hanno partecipato Anna Bellia, Beatrice Salemi, Costanza Scarcipino Pattarello, Daniela Liotta, Federica Ursino, Giada Crementi, Hushmand Toluian, Ketty Aglianò, Leonarda Migliore, Milena Ayala, Paola Barbagallo e Tatiana Barbagallo.
Le scene e i costumi sono stati realizzati dal laboratorio di scenografia e dalla sartoria dell’INDA.

L’ingresso al saggio è libero fino a esaurimento posti.

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20
Mar
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Orchestra Barocca Siciliana. Cine MusicFest. Film Chord

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Dopo lo straordinario concerto Stabat Mater del Sestetto Boccherini, il quarto all’Auditorium Giovanni Paolo II al Santuario della Madonna delle Lacrime la scorsa domenica 17 marzo, l’Orchestra Barocca Siciliana ha presentato il secondo dei quattro appuntamenti con Cine Music Fest 2024 e l’associazione PostCinema.
Un pomeriggio e una serata al Biblios Cafè di via del Consiglio Reginale, nel centro storico di Ortigia, che ha unito in un originale connubio la musica antica ad un’altra arte “antica”, il cinema. Con Luca Ambrosio - presidente dell’associazione OBS e direttore d’orchestra, clavicembalista e musicologo – e Ludovico Leone – presidente dell’associazione PostCinema – ieri, martedì 19 marzo, le scene dei più interessanti film ambientati alla fine del diciottesimo secolo sono stati accompagnati dal vivo dalle preziose note del clavicembalo, lo strumento più usato all’epoca e che ha sottolineato la forza e l’eleganza della creazione cinematografica. Da Barry Lyndon di Stanley Kubrick a Marie Antoinette di Sofia Coppola a Ritratto di una giovane in fiamme di Cèline Sciamma, e ancora Amadeus di Milos Forman e God Rot Tunbridge Wells di Tony Palmer, una suggestione forte che ha tenuto il numeroso pubblico in sala attento e partecipe fino alla fine delle esibizioni musicali e delle attente note storiche di Ludovico Leone.
Il fascino e l’originalità del clavicembalo di Luca Ambrosio è stata la colonna sonora dei contributi cinematografici sottolineati da musiche di Bach, Mozart ed Handel. Un connubio, questo fra OBS e PostCinema che si ripresenterà ancora il 30 aprile, con un appuntamento fra cinema e musica antica, intitolato “Piccolo Diavolo”: lo strumento, questa volta sarà il violino. Sono previsti ancora due appuntamenti, il primo alle 18,30 e il successivo alle 20,30.
Ricordiamo che per ogni informazione su abbonamenti, biglietteria e altro è possibile consultare il sito www.orchestrabaroccasiciliana.it e sui social Facebook, Youtube, Instagram.
Il ciclo di Cine concerti firmati CineMusicFest e PostCinema con Orchestra Barocca Siciliana si concluderà il 21 maggio al Biblios Cafè di Paola Tusa, con “Pelicula de Plata” con gli Zero Hour Duo di Giulio Potenza (tastiera) e Fernando Mangifesta (bandoneon).
La stagione 2024 dell’Orchestra Barocca Siciliana è sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Regione Siciliana con il patrocinio del Comune di Siracusa.

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I POETI ARRIVANO A LIBRINO (CATANIA) CON IL PROGETTO “IL SOGNO DEL SOGNARE”

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Il mecenate Antonio Presti: “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”

«Non c’è futuro senza sogno del futuro»: da questa visione nasce il nuovo progetto del mecenate Antonio Presti, che il 18, il 19 ed il 20 marzo ospiterà a Librino (Catania) alcuni poeti di fama nazionale, per un incontro con i cittadini di oggi e di domani – gli alunni delle scuole - volto a «educare al pensiero, alla fantasia, al distaccamento dalla realtà, con l’obiettivo di guardare al futuro con energia rinnovata, trasformando fantasia, creatività e immaginazione in desideri e aspirazioni». “Il Sogno del Sognare” è l’iniziativa della Fondazione Fiumara d’Arte, che vuole tracciare un percorso guidato al sogno, accompagnando i ragazzi fuori dalla realtà con la dirompente forza della parola, spingendoli così a vedere le cose da un punto di vista “altro”, «per ritrovare la libertà del sognare: un gesto sovversivo, rispetto al “qui e ora” di merci e di consumi; progettuale forza d’urto, che opera una metamorfosi del desiderio, bucando il muro della rassegnazione all’esistente, aprendo la vita all’altra faccia del possibile. E non c’è futuro senza il sogno del futuro. Perciò il sogno abita il margine: i migranti, le periferie, i bambini, gli artisti, i poeti», così Maria Attanasio, una delle protagoniste del progetto voluto dal maestro Presti.

Un viaggio che inizia ancora una volta nelle scuole di Librino - negli istituti Brancati, Dusmet, Campanella-Sturzo, Rita Atria, Musco, Pestalozzi e San Giorgio - avvicinando così un quartiere emarginato e complesso ai versi di 18 poeti, tra grandi veterani e voci emergenti della poesia siciliana. «Sarà una grande occasione per fare incontrare gli alunni di ogni età con i poeti e la poesia. Attorno al tema del sogno, i ragazzi sperimenteranno l'uso della parola come strumento di libertà, leggeranno in classe, ascolteranno nei reading, creeranno i loro versi, vivranno l'esperienza del testo poetico non come oggetto di studio, ma come gioia e creatività», sottolinea Mauro Mangano, dirigente scolastico dell’I.O.S. Musco.

“La speranza è un sogno ad occhi aperti”, sosteneva Aristotele: questo travolgente fiume di progetti da realizzare, di idee da concretizzare, di propositi da perseguire, sfocerà successivamente nel centro di Catania, nei licei “Spedalieri” e “Boggio Lera”. I rispettivi dirigenti scolastici, Vincenza Giraldo e Valeria Pappalardo, hanno accolto la proposta a braccia aperte: «La scuola non può non essere attenta e protagonista quando si parla di poesia ed in particolare, come in questa edizione, di “sogno”, di “utopia”. La necessità di andare oltre la contemporaneità, il proprio vissuto, la propria routine, per immaginare e sognare realtà altre, è una delle finalità fondamentali della scuola. Noi educhiamo alla bellezza, alla trasversalità delle discipline, all’idea che dalla conoscenza possa nascere la consapevolezza e forse anche la felicità».

 

DUE INCONTRI APERTI AL PUBBLICO ALLA MONDADORI E ALLA FELTRINELLI

Il viaggio proseguirà poi nel pomeriggio, con due incontri aperti al pubblico, sempre a Catania: il 18 Marzo, alle 17:30, nella libreria Mondadori (Piazza Roma 18), Maria Attanasio e Gianmario Villalta delizieranno il pubblico con i loro versi; il 19 Marzo, sempre alle 17:30, nella libreria Feltrinelli (Via Etnea 283), toccherà invece a Davide Rondoni e Cettina Caliò. Un’occasione aperta a tutti per riscoprire il valore della parola e la potenza del significato: «I locali che ospiteranno gli incontri pomeridiani con i poeti diventeranno spazi aperti alla città. Catania è quindi invitata ad ascoltare la voce dei poeti che ha tanto da dare a questo tempo di centri esplosi e di algoritmi disumanizzanti», hanno dichiarato i dirigenti delle librerie.

 

CENE SOCIALI AGLI ISTITUI MUSCO E BRANCATI DI LIBRINO

A fine giornata – il 18 e 19 marzo - il viaggio dei poeti ritornerà al punto di partenza, proprio a Librino, dove incontreranno le famiglie degli studenti grazie alle cene sociali nelle sedi dell’I.C. Brancati e dell’I.O.S. Musco. L’occasione per tutto il quartiere di riunirsi in un cenacolo fatto di versi e buon cibo, grazie al pensiero dei poeti partecipanti - Davide Rondoni, Gian Mario Villalta, Maria Attanasio, Cettina Caliò, Pietro Russo, Giuseppe Condorelli, Biagio Guarrera, Paolo Lisi, Enzo Cannizzo, Erica Donzella, Giulio Di Dio, Angelo Santangelo, Grazia Calanna, Dario Matteo Gargano, Fabrizio Ferreri, Pietro Cagni, Raffaele Gueli, Gabriella Grasso – consentirà a Librino di diventare principio e fine del “Sogno del Sognare”, accogliendo a braccia aperte la Poesia per aprire gli occhi sul mondo, conoscendo se stessi e gli altri, senza finzione e senza schermi. «Questo evento è prima di tutto una festa. Una festa di Librino, a Librino, per Librino. La poesia vi partecipa come invitata, e il suo regalo è una visione del sogno e del sognare che si “fa” con le parole. Il fare della poesia è un’azione concreta e sociale: scegliere le parole giuste, come sanno fare i poeti, vuol dire porre le basi per il cambiamento, costruire uno spazio comune senza centri e periferie dove nessuno è

escluso», conclude Pietro Russo, poeta e responsabile del progetto.

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Fondazione INDA: traduzione in giapponese da quest'anno, e cinese e arabo (a partire dal 2025) dei testi delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa

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L’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa e la Struttura Didattica Speciale di Ragusa hanno stipulato un accordo di collaborazione per la traduzione in cinese, giapponese e arabo delle versioni italiane dei testi delle rappresentazioni classiche prodotte per il Teatro Greco di Siracusa.

Dal 10 maggio al 29 giugno 2024 l'INDA metterà in scena al Teatro Greco due tragedie greche, l'Aiace di Sofocle per la regia di Luca Micheletti, nella traduzione di Walter Lapini, e la Fedra (Ippolito portatore di corona) di Euripide per la regia di Paul Curran, nella traduzione di Nicola Crocetti; e per la prima volta una commedia latina, il Miles Gloriosus di Plauto per la regia di Leo Muscato nella traduzione di Caterina Mordeglia .

Si comincia quest’anno in via sperimentale con la lingua Giapponese, grazie a un contributo dell’Assessorato all’Università del Comune di Ragusa, e a partire dall’anno prossimo l’iniziativa si allargherà all’Arabo e al Cinese. La traduzione in giapponese della versione italiana dei tre testi classici è stata affidata a Naomi Sasaki, esperta di ‘opera in musica’ e di traduzioni teatrali, e avrà una significativa ricaduta didattica sugli studenti di Giapponese dei corsi ragusani, oltre a costituire un'importante novità e una sicura attrattiva per il pubblico giapponese, notoriamente appassionato di teatro classico, che potrà disporre di un volumetto a stampa con il testo tradotto.

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Primo concerto della stagione 2024 per l’ Orchestra Barocca Siciliana. "Virtuosismi Barocchi"

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Primo concerto della nuova stagione concertistica sabato scorso, 6 gennaio 2024, per l’Orchestra Barocca Siciliana che ha aperto il nuovo anno in uno spazio ampio e acusticamente eccellente quale è l’Auditorium G. Paolo II del Santuario. “Virtuosismi Barocchi”, per cominciare, riservati ad un pubblico che è accorso numeroso a questo evento di apertura; centocinquanta persone in sala che hanno applaudito con trasporto all’esibizione dell’OBS insieme a due musicisti di grande levatura, il soprano Martina Licari e Calogero Contino, tromba barocca. L’Orchestra era composta da Karla Bocaz Munoz e Teresa Lombardo ai violini, Antonio Greco alla viola, Ramashanty Cappello, violoncello e Alberto Fidone al contrabbasso. Luca Ambrosio, alla direzione e al clavicembalo.
Nel programma brani di Giuseppe Torelli, Georg F. Handel, Antonio Vivaldi , Pietro A. Locatelli, Johann S. Bach.
Questo primo concerto, che fa parte del programma annuale chiamato “Le Forme della Musica” apre di fatto ad un repertorio vasto e non esclusivamente e rigidamente dedicato alla musica antica. Lo ha sottolineato il presidente dell’associazione OBS, Luca Ambrosio, nel salutare il pubblico. “ Abbiamo voluto per questa nuova stagione – ha dichiarato Ambrosio – variare l’offerta musicale. Ci saranno anche diverse sorprese per spettacoli che sono stati scelti e messi a punto con grande impegno e lavoro. Ci aspettiamo – ha auspicato il presidente – una risposta generosa e attenta da parte del pubblico”.
Per questo primo concerto, Ambrosio ha voluto che fosse “ un repertorio della migliore produzione barocca dove non poteva mancare un autore simbolo dell’età barocca, Antonio Vivaldi e il suo celebre mottetto In furore iustissimae irae, e in conclusione una delle più spettacolari cantate di Bach, Jauchzet Got in allen Landen, per lodare Dio in ogni luogo”.

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Gli allievi dell’Accademia e l’attore e regista Mauro Avogadro mercoledì 6 dicembre sul palco del Teatro Massimo di Siracusa

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Gli allievi del terzo anno dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico e l’attore e regista Mauro Avogadro sul palco del Teatro Massimo di Siracusa. Mercoledì 6 dicembre, alle 20,30, i ragazzi della scuola di teatro della Fondazione INDA, diretti da Giorgio Sangati, presentano uno studio sulle Operette Morali di Giacomo Leopardi. Lo spettacolo è il primo evento della collaborazione tra Fondazione INDA e Teatro Massimo di Siracusa.


“E’ possibile pensare alle operette come a vere e proprie scene teatrali, minuscole commedie inquietanti e divertenti, brandelli di uno spettacolo impossibile per riscoprire il teatro come spazio/tempo di liberazione, empatia e consolazione – spiega Sangati nelle note di regia -. Gli allievi e le Allieve dell’Accademia si troveranno di fronte alla sfida, indubbiamente ardua, di far propria una scrittura raffinata e complessa ma anche stimolante perché restituire attraverso parola e corpo un testo articolato significa anche allenare il pensiero alla profondità”.

Protagonisti dello studio sulle Operette Morali sono gli allievi del terzo anno: Caterina Alinari, Andrea Bassoli, Alberto Carbone, Sara De Lauretis, Carlo Alberto Denoyè, Enrica Graziano, Ferdinando lebba, Moreno Pio Mondì, Matteo Nigi, Alice Pennino, Francesco Ruggiero, Elisa Zucchetti.

Dopo la performance degli allievi dell’Accademia, il grande regista e attore Mauro Avogadro, più volte fra i protagonisti delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa. Avogadro reciterà alcune fra le più famose poesie di Leopardi, accompagnato dalle musiche originali di Gioacchino Balistreri eseguite da Andrea Di Falco.

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I 110 anni delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa Il 16 aprile 2024 verrà emesso un francobollo celebrativo

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La Fondazione INDA comunica che per celebrare i 110 anni del primo ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa il 16 aprile 2024 sarà emesso un francobollo. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy, lo scorso 17 novembre 2023, ha inserito l’iniziativa nel programma 2024 delle emissioni di carte-valori postali dello Stato. L’emissione speciale rientra nella serie tematica “Il patrimonio naturale e paesaggistico”.

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24
Ott
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Archimede deve diventare un brand internazionale» Le conclusioni del convegno “Io sono Archimede. Da eredità a opportunità” che si è tenuto a Siracusa

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Geniale e sempre attuale. Ciò di Archimede si è sempre saputo. Ma che il grande scienziato siracusano rappresenti anche una straordinaria occasione di crescita e di miglioramento per il territorio è quanto emerso, con certezza, nel corso del convegno “Io, sono Archimede. Da eredità a opportunità” che si è tenuto a Siracusa, nel salone Borsellino di palazzo Vermexio. Qui, infatti, su invito del museo Archimede e Leonardo di Siracusa e con il patrocinio del Comune di Siracusa, si sono riuniti alcuni dei più grandi studiosi e ricercatori sull’argomento, provenienti da tutta Italia, oltre a eccellenze del Siracusano. Per un intero pomeriggio dedicato al genio archimedeo. Tra passato e futuro.

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